L’allarme della Cia: «Manca la manodopera per le raccolte estive»

raccolta in serra
Le aziende hanno bisogno di personale per la campagna di raccolta che sta per entrare nel vivo

C’è grande bisogno di manodopera nei campi per la raccolta estiva dell’ortofrutta. Secondo Cia - Agricoltori italiani occorre incoraggiare i percettori del reddito di cittadinanza ad accettare il lavoro stagionale nelle aziende agricole.

Quasi tutte le negoziazioni in tema di lavoro agricolo avvengono fuori dai centri per l’impiego, gli unici abilitati alla cessazione del sussidio al secondo rifiuto di un’offerta lavorativa. Ma, attualmente, chi beneficia del sussidio può rifiutare offerte nella contrattazione diretta con le aziende, senza alcuna conseguenza.

Cia chiede l’intervento del legislatore nel decreto Sostegni bis o nel decreto Semplificazioni, attualmente in fase di riconversione. «Bisogna trovare strumenti che consentano di mantenere il diritto all'assegno, nell’eventualità di proposte di lavori agricoli, che per loro natura possono avere un arco temporale limitato. Un intervento del legislatore è urgente anche per sconfiggere la piaga del lavoro irregolare».

La proposta

L’organizzazione propone di reinserire una norma che permetta al percettore del reddito di cittadinanza di stipulare con i datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2.000 € per l'anno 2021.
«Dobbiamo riuscire a impiegare anche temporaneamente nel settore agricolo quei lavoratori che percepiscono il reddito di cittadinanza perché hanno perso il lavoro» dichiara il presidente Cia, Dino Scanavino. «Non bisogna perdere altro tempo».

L’allarme della Cia: «Manca la manodopera per le raccolte estive» - Ultima modifica: 2021-07-04T08:59:10+02:00 da Colture Protette

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