Ortaggi, dopo un brutto novembre la ripresa di dicembre

L’evoluzione dei prezzi all’ingrosso dei principali ortaggi secondo un’elaborazione Bmti di dati Mise-Unioncamere

 

Ecco le tendenze di mercato di alcuni fra i principali ortaggi commercializzati in Italia. La fonte è una elaborazione condotta da Bmti (Borsa merci telematica italiana) su dati Mise-Unioncamere.
Il riferimento è la media dei prezzi all’ingrosso registrati presso i mercati di Milano, Padova, Firenze e Roma. Anche i prezzi riportati nelle due tabelle sono una media delle quotazioni di questi mercati.
Il periodo considerato sono gli ultimi quattro mesi del 2019, le informazioni proposte sono aggiornate a lunedì 23 dicembre 2019.

Lattughe

In generale, il periodo del mese di novembre è stato caratterizzato da temperature piuttosto miti, che hanno favorito lo sviluppo delle piante, e da un’elevata piovosità, che ha determinato riduzioni di produzione causate dal danneggiamento degli impianti e, per quanto riguarda il centro-sud, dalle difficoltà di raccolta del prodotto in pieno campo.
Per quanto riguarda i prodotti nazionali principalmente commercializzati nei mercati all’ingrosso (Cappuccio, Gentile e Romana), l’andamento è stato simile e caratterizzato da un progressivo incremento, partendo da quotazioni medio-basse fino ad arrivare a prezzi medi per il mese di dicembre, in cui si è verificato il tipico aumento di domanda coincidente con il periodo natalizio.
L’accumulo di produzione dato dalle temperature insolitamente alte del mese di novembre, ha determinato un calo di produzione nel mese di dicembre, caratterizzato da prezzi medi, che si sono ulteriormente alzati con l’avvicinarsi del periodo natalizio.
Verso la fine di ottobre e l’inizio di novembre si è verificato un momento critico per le quotazioni della lattuga Iceberg, la cui produzione del Nord Europa non è stata controbilanciata sufficientemente dalla produzione iberica: successivamente, l’incremento delle produzioni ha determinato un ritorno ai prezzi normali per il periodo.

Melanzane

Il prodotto, dall’inizio del mese di dicembre, è rappresentato esclusivamente da coltivazioni in serra, sia dall’Italia meridionale sia dalla Spagna, le cui quotazioni sono andate progressivamente aumentando. Il livello dei prezzi è piuttosto elevato per la stagione, complice anche la qualità alta del prodotto.
Non sono giunte segnalazioni di problemi fitosanitari gravi, come quelli che hanno interessato questa coltura durante il 2018.
Sempre meno presente la melanzana lunga, ormai diventata un prodotto di nicchia. Quotazioni nella media per la melanzana chiara.

Peperoni

Il prodotto nazionale, prevalentemente di origine siciliana, soprattutto la tipologia lunga (tipo Clovis), ha una quotazione relativamente più elevata rispetto al prodotto campano e laziale presente fino alla fine del mese di ottobre. Per quanto riguarda il prodotto di importazione, la provenienza olandese è terminata all’inizio del mese di dicembre, integralmente sostituita dalla produzione spagnola, in gran parte costituita da peperone quadrato.
I prezzi per la colorazione gialla e rossa hanno avuto andamenti simili e anche il livello delle quotazioni non ha mostrato particolari differenze.

Pomodori da mensa

Con l’inizio del mese di novembre, si è completato il passaggio dalla produzione centro-settentrionale a quella meridionale, spagnola e nordafricana.
Analizzando le varie tipologie di prodotto si osservano quotazioni contenute e costanti per i Ciliegini, con prezzi che non superano i 2 euro nel periodo di novembre per i calibri medi, mentre si è assistito ad un progressivo calo delle quotazioni che ha interessato Piccadilly e Datterini.
Per quanto riguarda il pomodoro a grappolo si rileva un calo di prezzo, su livelli medio-bassi, causato dall’arrivo di grosse partite di prodotto provenienti dall’est Europa. Il pomodoro olandese si è invece esaurito verso la fine di ottobre, in anticipo rispetto alle annate precedenti.
Le quotazioni del Cuor di Bue sono medie per il periodo, con un livello della domanda abbastanza contenuto e un livello qualitativo buono.
Molto ridotta l’offerta per il pomodoro lungo verde, mentre sono abbastanza elevati i livelli delle quotazioni del Costoluto Verde, presente ancora in quantitativi ridotti.
Per quanto riguarda i tipici pomodori invernali, quali il Camone e il Merinda, l’offerta è ancora a livelli molto bassi e per quanto riguarda il prodotto sardo si mantengono su livelli medio alti.

Radicchi

Il radicchio rosso tondo è stato interessato da un progressivo calo delle quotazioni durante il mese di novembre, con picchi molto bassi per alcune partite di prodotto, a causa del repentino incremento di produzione. Nel mese di dicembre si è osservata una stabilizzazione delle quotazioni su livelli medi.
Questi prezzi sono susseguiti ad un periodo di quotazioni molto elevate, causate da una scarsità di prodotto. Lo stesso andamento ha caratterizzato anche il radicchio lungo precoce.
Il radicchio rosso tardivo è iniziato nel mese di dicembre con un livello dell’offerta piuttosto limitato e quotazioni sono state piuttosto alte per il periodo: le quotazioni sono leggermente calate mentendosi su prezzi superiori alla media. E’ iniziata anche la campagna del prodotto Igp, anche questa con prezzi superiori rispetto alle annate precedenti.
Fin dall’inizio della produzione si osserva un buon livello di produzione e di domanda per il variegato, che ha mantenuto costantemente quotazioni elevate.

Zucchine

Le quotazioni delle zucchine, provenienti da un periodo autunnale di prezzi medio-bassi, hanno subito un progressivo aumento, fino a raggiungere prezzi piuttosto elevati per il prodotto nazionale di pezzatura media. La zucchina è stato uno dei prodotti che ha risentito maggiormente del cattivo andamento stagionale del mese di novembre.
Si osserva un prezzo relativamente alto anche per la zucchina di maggiori dimensioni, tipologia che, negli ultimi anni, ha destato un maggiore interesse da parte dei consumatori.
Per quanto riguarda invece la zucchina piccola, tipica della produzione laziale, i prezzi si mantengono molto elevati.
Particolare la situazione per la zucchina costoluta (romanesca o fiorentina), il cui livello della domanda è aumentato anche nelle zone dove non era tipicamente consumata: a fronte di una produzione limitata a causa del maltempo. Per questa tipologia di prodotto si sono osservate alcune quotazioni vicine anche a 5 euro/kg.

Fragole

Per quanto riguarda la fragola le quotazioni si sono mantenute su livelli molto alti per il periodo, soprattutto verso fine novembre, a causa delle condizioni di maltempo, che hanno interessato soprattutto la zona del Metaponto e la Campania. Si è osservato un ulteriore aumento nei giorni precedenti il Natale, che ha portato le quotazioni su livelli estremamente elevati (8,75 €/kg).
La produzione trentina si è esaurita a fine settembre, sostituita dalla produzione nazionale di coltura protetta. La disponibilità di prodotto siciliano è in notevole contrazione.
Da un punto di vista della qualità di prodotto, il livello è molto elevato e anche da un punto di vista varietale le cv precoci presenti sembrano rispondere alle esigenze dei consumatori.

I numeri per questi sette prodotti

Ecco comunque un’ampia tabella dove visualizziamo la media dei prezzi all’ingrosso per i sette ortaggi di cui abbiamo appena parlato:
                            I PREZZI MEDI DI QUESTI SETTE ORTAGGI

Focus su tre prodotti

E’ possibile però proporre agli utenti di questo sito internet anche una seconda tabella, relativa a soli tre ortaggi (carciofi, pomodori da mensa e radicchi).
Qui però i prezzi sono relativi all’ultima settimana di rilevazione del 2019, con confronto rispetto alla quotazione della settimana precedente. E non sono una media, ma sono i prezzi direttamente rilevati presso i mercati all’ingrosso di Bologna, Milano, Padova, Roma:
                               CARCIOFI, POMODORI, RADICCHI
CARCIOFI: Prezzi nella media del periodo per i carciofi. Sono già presenti discreti quantitativi di carciofo Romanesco, quest’anno arrivato in particolare anticipo. La qualità del prodotto è buona in quanto non si sono manifestati danni da basse temperature.
POMODORI: Nel complesso si rilevano piccole variazioni di prezzo per i pomodori, con livelli nella media del periodo. Più nel dettaglio, si osserva un leggero incremento delle quotazioni per ciliegini e datterini determinato da un leggero incremento della domanda, complice il sopraggiungere delle feste. I prezzi sono leggermente inferiori alla media per il tondo a grappolo, con quotazioni del prodotto spagnolo leggermente superiori a quello italiano.
RADICCHI: Prezzi in calo per il radicchio tondo e il variegato. Le quotazioni si mantengono piuttosto elevate per il radicchio tardivo, anche per il prodotto a marchio.

 

Ortaggi, dopo un brutto novembre la ripresa di dicembre - Ultima modifica: 2020-01-02T13:53:20+01:00 da Giorgio Setti

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