Dal 3 al 6 giugno 2024, a distanza di cinque anni dalla scorsa edizione, Foggia ospiterà la “5ª Conferenza internazionale sui prodotti di IV gamma: mantenere la qualità e la sicurezza”, organizzata dall’Università di Foggia e dal Distretto tecnologico agroalimentare (DARe Puglia), sotto l’egida della International society for horticultural science (Ishs). Convener della conferenza è Maria Luisa Amodio, ordinario di “Macchine e impianti per l’industria alimentare” presso l’Università di Foggia. Il comitato organizzatore, oltre ad Amodio, comprende Giancarlo Colelli, Danial Fatchurrahman e Lucia Russo (Università di Foggia), Maria Cefola (Cnr-Ispa) e Libera Scirpoli (DARe Puglia). La conferenza si svolgerà nell’Aula Magna "Giovanni Cipriani" del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione, dell’Università di Foggia.
Università di Foggia molto attiva in R&S su IV gamma
«Negli ultimi 20 anni - rileva Amodio - noi dell'Università di Foggia siamo stati tra i gruppi più attivi in ricerca e sviluppo, formazione industriale e networking relativi ai prodotti di IV gamma, coinvolti direttamente in progetti nazionali e internazionali, corsi brevi e altri eventi scientifici.
Questa conferenza sarà l'occasione per riunire la comunità scientifica e l'industria al fine di condividere gli ultimi risultati raggiunti dalla ricerca in questo settore, in particolare sul mantenimento della qualità e della sicurezza dei prodotti di IV gamma. Fungendo da luogo di incontro per la ricerca e l'industria, faciliterà l'interazione fra gli scienziati e la diffusione dei risultati lungo tutta la catena del valore».
I temi della conferenza sulla IV gamma
Numerosi saranno i temi al centro della 5ª Conferenza internazionale sui prodotti di IV gamma, evidenzia Amodio:
- fattori pre-raccolta, inclusa l'agricoltura verticale, che incidono sulla qualità e le performance post-taglio del prodotto fresco;
- risposte fisiologiche al danno e comportamento post-taglio;
- utilizzo di colture minori per la lavorazione di IV gamma;
- prodotti simili al fresco poco lavorati;
- tecniche avanzate per prevenire l'imbrunimento;
- sicurezza dei prodotti;
- stima della durata di conservazione;
- tecnologie innovative per estendere la shelf-life dei prodotti tagliati;
- novità in atmosfera modificata e soluzioni di packaging;
- ridurre l'impatto ambientale dei prodotti di IV gamma;
- sottoprodotti e gestione dei rifiuti;
- marketing e consumer science per i prodotti di IV gamma.
IV gamma in calo nel primo semestre 2023
L’innovazione nella IV gamma è tanto più urgente se si considera che nel primo semestre 2023 questo settore merceologico ha registrato una flessione a valore del 2% per le verdure e dell’1,7% per la frutta.
Infatti, dopo un anno positivo per volumi di vendita, che ha riportato il settore della IV gamma oltre i livelli pre-pandemia, la crisi generalizzata dei consumi e l’inflazione si sono fatti sentire anche per l’ortofrutta pronta al consumo, che ha arrestato la sua crescita.
Secondo i dati Circana, infatti, la IV gamma ha chiuso il primo semestre 2023 con un fatturato di oltre 550 milioni di euro, registrando una perdita a valore del 2% per le verdure e dell’1,7% per quanto riguarda la frutta e a volume rispettivamente del -5% e del -8,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo quota 409 milioni di confezioni.
Questa decisa battuta d’arresto arriva dopo due anni di crescita costante, ma comunque lieve e con alti e bassi, e va a inserirsi in un contesto settoriale già difficile che, per ben noti problemi strutturali, mette in seria difficoltà le aziende.
Analizzati i risultati negativi del primo semestre, Andrea Battagliola, Presidente del Gruppo IV gamma di Unione Italiana Food, si concentra sulle possibili soluzioni: «La crisi dei consumi legata all’inflazione aggrava la situazione di aziende che da tempo affrontano criticità strutturali che ne erodono costantemente i margini operativi, mettendo a rischio un settore che dà lavoro a circa 30.000 addetti in tutto il Paese e che, oltretutto, è strategico per la diffusione di sane abitudini alimentari tra i consumatori».
L’associazione che rappresenta le aziende di IV gamma da tempo chiede alle istituzioni un tavolo di lavoro allargato per trovare soluzioni in grado di salvaguardare gli interessi di tutte le parti coinvolte: consumatori, aziende, lavoratori e distribuzione. La difficile situazione attuale rende ancora più urgente la necessità di un confronto e di un intervento delle istituzioni.