Una serra trentina contro i cambiamenti climatici

Il villaggio dei piccoli frutti della cooperativa Sant’Orsola ospiterà una nuova struttura con coperture verdi ben inserite nel paesaggio e con un microclima interno adatto alla produzione di fragole e piccoli frutti. Il progetto è di due ricercatrici dell'università olandese di Wageningen

Le modificazioni climatiche hanno comportato fra molte altre cose anche una grave limitazione alla produzione di fragole e piccoli frutti in serra.

Vento, grandine, temperature che in Trentino raggiungono all’interno della serra i 45 gradi, mentre al Sud si è arrivati a 52 gradi, hanno imposto la ricerca di nuove soluzioni.

Una serra resistente

E i risultati arriveranno, grazie alla preziosa collaborazione assicurata alla Cooperativa Sant’Orsola, dell’Università di Wageningen (Olanda). Che permetterà di realizzare un nuovo modello di "serra trentina", più moderna, più resistente e quindi capace di resistere alle intemperie oltre che di contenere la temperatura all'interno grazie a un sistema di ombreggiamento e ventilazione.

Si tratta di una serra resistente agli eventi estremi, con coperture verdi bene inserite nel paesaggio e con un microclima interno adatto alla produzione di fragole e piccoli frutti, per i quali è ormai impossibile la coltivazione con temperature che hanno ormai raggiunto i 45 gradi nei tunnel. È previsto che a fine 2024 ci sarà il modello definitivo di serra con microclima ottimizzato.

Integrazione con il paesaggio

Oltre ai ricercatori saranno coinvolti anche i costruttori e tecnici di settore ed esperti in paesaggio che hanno illustrato i primi risultati di un percorso di studio e progettuale voluto dalla cooperativa stessa per approntare una nuova serra per fragole e piccoli frutti.

La serra trentina sarà assai robusta, di forma ogivale, perfettamente integrata nell'ambiente in virtù delle sue nuove coperture verdi che la cooperativa Sant'Orsola potrà proporre ai suoi 600 soci trentini. L'obiettivo finale è una serra ecosostenibile anche a vantaggio di chi ci lavora, capace di integrarsi bene con l'ambiente esterno nel pieno rispetto del paesaggio.

Teli verdi e nebulizzazione interna

Nel 2024 finiranno le ricerche e gli studi iniziati nel 2023 tesi a creare il nuovo microclima interno necessario a mitigare le temperature ormai troppo elevate e sempre crescenti.

Le sperimentazioni sono state condotte in collaborazione tra la cooperativa Sant'Orsola e le ricercatrici dell'università di Wageningen (Olanda) Cecilia Stanghellini (senior scientist nota a livello internazionale dell'unità di orticoltura in terra del Research Center universitario) e Isabella Righini della medesima unità operativa olandese. Loro hanno illustrato ai soci i risultati del loro lavoro mirato alla ricerca degli equilibri necessari interni alle serre, valutando l'uso di appositi teli retinati verdi sulle coperture esterne e nebulizzando l'aria interna senza ridurre la produzione di fragole e piccoli frutti e conservando la loro alta qualità e valore nutritivo.

Microclimi

Silvio Bertoldi«Abbiamo sperimentato i possibili microclimi l'anno scorso in impianti di un socio della Sant'Orsola in Valsugana e continueranno anche quest'anno per ottimizzare e affinare i significativi risultati conseguiti. Il lavoro compiuto porterà a un progetto di microclima adottabile nella nuova serra trentina, aumentandone anche i volumi e realizzando strutture assai più resistenti delle attuali», ha rilevato il presidente della cooperativa Sant'Orsola Silvio Bertoldi aprendo il terzo incontro rivolto ai soci per fornire un pacchetto di soluzioni completo. «Nei primi due abbiamo affrontato infatti i temi delle coperture assicurative adatte in tempi di cambiamento climatico e le modalità opportune per l'accesso al credito al fine di investire in nuove strutture».

Aggiornare la normativa

«La ricerca costante di nuove tecniche colturali, varietà e metodi di lavoro che possano aumentare i ricavi dei soci è nel dna della Sant’Orsola. Non solo per incrementare il valore dei prodotti conferiti, ma per fare impresa collettiva. Questo è il nostro modo di essere cooperativa proprio come impresa collettiva», ha sottolineato il direttore della Sant'Orsola Matteo Bortolini nel suo intervento.

«La nuova serra trentina insisterà su territori rigidamente controllati da un intricato pacchetto di normative urbanistiche pubbliche che non agevolano di certo l'imprenditore», ha affermato l'architetto Marcello Lubian, noto progettista del paesaggio e di riqualificazione urbana, che ha segnalato la necessità di evolvere, affinare e semplificare il quadro normativo relativo al sistema di coltivazione in tunnel/serra per i piccoli frutti.

Ha rilevato pure che l’evoluzione tecnologica, di tecniche costruttive e di monitoraggio sulle nuove pratiche di coltivazione per tunnel e serre per i piccoli frutti, attraverso lo studio di prototipi in essere, richiedono la consapevolezza di superare l’impostazione degli attuali sistemi datati e/o poco su un quadro normativo chiaro.

Una serra trentina contro i cambiamenti climatici - Ultima modifica: 2024-01-30T16:25:04+01:00 da Alessandro Piscopiello

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