«Quando ero un ragazzino – racconta Salvatore Mignano, proprietario del vivaio – ricordo che nei pomeriggi di fine inverno, dopo aver fatto i compiti, aiutavo mio nonno e mio padre nella preparazione dei letti caldi, (con il letame fresco in fermentazione) per preparare i cosiddetti semenzai».
In questo reportage aziendale, ho pensato così, di iniziare breve intervista presso il vivaio Mignano, perché credo sia un modo esemplificativo per rendere bene l’idea di quanta strada abbia fatto il vivaismo orticolo in Italia negli ultimi decenni.
L’azienda
Ci troviamo in un impianto serricolo di oltre 9 ettari, frutto di una politica di investimenti perseguita negli anni e finalizzata a realizzare una struttura dotata di tutte le più moderne tecnologie, in grado di assicurare l’uniformità di produzione e il rispetto di un elevato standard qualitativo sull’intera produzione vivaistica. Questa, in sintesi, è la fotografia dei Vivai Mignano, situati nella provincia di Napoli. L’azienda ha sede a Sant’Anastasi in provincia di Napoli, dove con la famiglia, un giovane imprenditore Salvatore Mignano, gestisce il vivaio omonimo specializzato nella produzione di giovani piante orticole, Innestate e non (Anguria, Cetriolo, Melanzana, Melone, Peperone, Pomodoro da mensa e da Industria , Zucchino, Finocchio e Stella di Natale), per un totale di 17 milioni di semi in piantine, e diverse specie floricole.
Come ci anticipa Salvatore, oggi le aziende più moderne sono di ampie dimensioni, e i letti caldi sono stati sostituiti da serre con cubature elevate strutture con un altezza alla grondaia di 3 metri e oltre. Le serre sono climatizzate e il controllo dei parametri ambientali è affidato a computer climatici che possono controllare in modo combinato temperatura, luce, umidità, secondo le esigenze delle specie coltivate e della loro fase di sviluppo. Molte delle operazioni svolte dalla semina al trapianto, la movimentazione delle piante, l’irrigazione, sono meccanizzate ed automatizzate.
La produzione
In azienda incontriamo anche il tecnico, Carlo Valois, che ci delinea brevemente in cosa consiste la tecnica di produzione vivaistica.
«Essa col tempo si è avvicinata a un processo produttivo di tipo industriale, ed in questa visione la trasformazione si attua impiegando fondamentalmente 4 materie prime: il seme, il contenitore e il substrato ed il fertilizzante».
Le operazioni fondamentali partono dalla semina, a cui segue la germinazione in cella climatizzata alle temperature idonee per una rapida e uniforme germinazione; per le lattughe sui 18°C, per il pomodoro sui 22-24 °C, fino a 26-27° nel caso di peperone, melanzana, anguria, melone, cetriolo, con umidità relativa del 100%.
Prima che la piccola piantina emerga segue la preparazione e stesura in serra dei contenitori per la sua successiva coltivazione fino allo stadio vegetativo idoneo al trapianto in campo o in serra.
Durante questo processo è fondamentale tenere sotto controllo i fattori che influenzano il corretto sviluppo vegetativo delle piantine: temperatura, umidità relativa, irrigazione, umidità del substrato, fertirrigazione, e quando possibile anche la luce.
La fase di coltivazione in serra, dalla stesura dei contenitori alla consegna, è la più delicata e richiede personale esperto e preparato. La nutrizione idrica e minerale (irrigazione e fertirrigazione) sono tra le operazioni più importanti, (insieme alla gestione dell’umidità, della temperatura e della luce), ed è importante che siano gestite e seguite da un tecnico esperto al fine di avere una produzione di piantine di qualità.
La fertirrigazione
Per quanto riguarda la tecnica della fertirrigazione, è importante partire dalla esatta conoscenza delle caratteristiche chimico-analitiche dell’acqua di irrigazione, al fine di apportare con la fertirrigazione solo gli elementi nutritivi necessari, (da aggiungere a quelli già assenti o presenti in quantità bassa nell’acqua irrigua), inoltre con l’apporto di acidi, (acido nitrico), è possibile la correzione del pH su valori che consentono la migliore disponibilità di tutti gli elementi nutritivi.
Al momento sono disponibili strumenti che consentono l’automazione dell’irrigazione, quali tensiometri, sistemi a pesata dei contenitori, e recentemente sensori WET in grado di rilevare umidità temperatura e salinità, ma nella pratica l’irrigazione rimane una forma di arte che richiede sensibilità, che si acquisisce col tempo rimanendo giornalmente a contatto con le piante.
L’anno 2017 si è chiuso con un aumento delle vendite del 20%. L’anno 2018, benché abbia avuto una primavera piovosa e ostile ai regolari programmi di trapianto dei clienti, ha i presupposti per confermare delle aspettative positive rispetto l’anno precedente, aumentando soprattutto l’offerta delle piante orticole innestate grazie al programma di investimenti e sviluppo svolto negli ultimi anni proprio sulle tecniche di innesto e di coltivazione. Questi brillanti risultati sono stati ottenuti grazie alla dedizione e al costante lavoro di 30 persone tra operai fissi e dipendenti stagionali che ogni giorno cercano di dare il massimo per mantenere alto il nome del vivaio.
Carlo Valois, ha sottolineano l’attenzione che il vivaio mette nella professionalità e al servizio alla clientela: «Ciò che ci rende unici sono la puntualità delle consegne, l’uniformità delle nostre piantine e la migliore performance di trapianto offerta ai nostri clienti. La puntualità nelle consegne consente ai nostri clienti di pianificare al meglio il proprio calendario di trapianto e far sì che il loro lavoro riesca a seguire quanto più possibile il programma».
Uniformità
delle piantine
«L’uniformità delle piantine – puntualizza Valois –, consente di avere una perfetta partenza e una più facile gestione durante tutto il periodo di coltivazione. La performance di trapianto permette, grazie a un protocollo di coltivazione sviluppato negli anni, di rispettare al massimo le esigenze dei nostri clienti e fornire loro una piantina con le radici in una zolletta compatta che accelera la fase di trapianto eliminando i fermi macchina.
La domanda dei nostri clienti, che rappresentano una buona parte del centro-sud Italia, si concentra in modo particolare sul pomodoro da industria e sul finocchio, di cui siamo tra i principali leader sul mercato vivaistico. Siamo in grado di garantire la tracciabilità dei nostri fornitori”. Tutto questo risulta in una vera e propria filosofia aziendale in cui la “Mission” si traduce nell’obiettivo di lavorare insieme, ogni giorno, per essere riconosciuti dal mercato come un’azienda professionale e affidabile, ed essa si esplica nella produzione di giovani piante dagli alti standard qualitativi». n
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