Tecniche a basso impatto per le ortive da seme

tecniche a basso impatto

Un convegno, online e in presenza, sulle strategie per difendere le ortive da seme tramite tecniche a basso impatto ambientale e biologiche. Il 28 maggio 2021, dalle ore 10, presso la coop. agr. Cesenate, a Corinaldo (An). Modera l'incontro Arturo Caponero, storico collaboratore di Colture Protette e responsabile della comunicazione per Associazione italiana protezione piante. Qui la locandina dell'evento.

Le ortive da seme nelle Marche

Le colture ortive da seme rappresentano un comparto di notevole importanza economica e strategica per la regione Marche, sia in termini di superficie investita, sia di fatturato e di occupazione.

Secondo i dati del 2018 di Assosementi, le Marche sono una regione leader nel panorama nazionale di moltiplicazione di sementi da orto e dal 2006 mantengono il secondo posto in Italia per superficie coltivata. Dalle analisi divulgati dalla Regione, nel 2017 tale superficie è stata di 4.104 ha, pari a un quinto di quella nazionale. Nelle Marche tali colture sono per lo più realizzate in aziende con buona disponibilità di manodopera, spesso su superfici con estensione limitata.

Secondo i dati Assam – Servizio fitosanitario regionale, nel 2019 la superficie regionale dedicata alla moltiplicazione delle sementi ortive destinata all’export supera i 3.000 ha, prevalentemente dedicata alla moltiplicazione di Brassicaceae (34%), Liliaceae (33%) e Chenopodiaceae (19%). Il settore è più sviluppato nell’area centro-nord della regione.

I problemi della difesa

L’obiettivo generale del progetto CleanSeed consiste nel migliorare la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole marchigiane impegnate nella coltivazione di specie ortive da seme. La sperimentazione prevede la definizione di strategie di protezione di alcune colture ortive da seme dalle principali malattie in agricoltura integrata e in biologico.

Le colture ortive da seme, infatti, soffrono di alcune problematiche fitosanitarie, non sempre facili da risolvere a causa del limitato numero di principi attivi registrati per tali specie, per le esigenze degli acquirenti stranieri in termini di sanità della produzione e per esigue attività di ricerca condotte.

Vi sono ampi margini di crescita del settore delle ortive da seme in biologico, tuttavia la gestione delle avversità può risultare ancora più complessa rispetto all’agricoltura integrata, anche a causa degli attuali limiti e della potenziale futura eliminazione dell’uso del rame. Tale tematica è stata oggetto di discussione nel focus group dell’Eip-Agri “Organic farming”.

Il progetto CleanSeed nasce dall’esigenza di aziende sementiere del settore orticolo e di aziende agricole che attuano coltivazioni ortive destinate alla produzione di semente, di proteggere in modo sostenibile le colture e di redigere protocolli di protezione integrata e biologica.

Sperimentare strategie a basso impatto

CleanSeed prevede la sperimentazione di strategie di trattamento a basso impatto ambientale volte ad ottimizzare le caratteristiche qualitative della produzione limitando gli effetti negativi sull’ambiente. Inoltre, verranno elaborate strategie di protezione specifiche per l’agricoltura biologica. Così si potrà incrementare la produzione in un settore in espansione, nel quale la regione Marche si è distinta a livello nazionale ed europeo.

La gestione delle ortive da seme in biologico ha fatto emergere una serie di problematiche fitosanitarie, gestite con minore difficoltà in agricoltura integrata con l’uso di fungicidi di sintesi. Lo studio delle avversità di alcune ortive da seme persegue l’obiettivo di ricavare evidenze tecnico-scientifiche da disseminare a livello regionale, entro un triennio, in aziende dislocate in diverse aree della regione, con differenti caratteristiche pedoclimatiche, ambientali e metereologiche. Il progetto punta ad avere ricadute positive sulla qualità della produzione e sulla sostenibilità ambientale della coltivazione di tali specie.

I partner del progetto

Il partenariato del gruppo operativo è costituito da: az. agr. Morbidelli Marco, capofila del g.o.; Tenti Carlo e Coreani Giulietta s.s; Steca Daniela; cooperativa agricola Cesenate; società cooperativa agricola; Anseme spa; Università Politecnica delle Marche (Univpm); Assam Marche; Marca di Ancona – Cia srl.

Tecniche a basso impatto per le ortive da seme - Ultima modifica: 2021-05-27T10:42:09+02:00 da Colture Protette

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