Peperone, con le nuove varietà si ottiene il massimo

peperone
Elevata produttività a tutte le latitudini e resistenza alle malattie. Frutti esteticamente accattivanti, shelf life aumentata

Per essere coltivato con successo richiede competenze tecniche approfondite e investimenti elevati. Soprattutto in serra e tunnel. Tant'è che negli ultimi dieci anni gli ettari dedicati a peperone per il consumo fresco in Italia sono calati, favorendo l'ingresso sul mercato nazionale di prodotto olandese e spagnolo. Del resto gli imprenditori agricoli fanno scelte precise in base alla redditività. Ma i breeder non sono rimasti a guardare e hanno concentrato gli sforzi per mettere a disposizione degli orticoltori cultivar che garantiscano una produzione abbondante. Ma anche bacche con caratteristiche organolettiche ed estetiche capaci di soddisfare le richieste del mercato. Ecco perché scegliendo l'ibrido giusto la coltivazione del peperone può essere molto interessante.

Un piacere giallo-verde

Ottima vigoria della pianta ed elevata capacità di allegagione. Produttività costante durante l’intero ciclo della pianta. Frutti molto regolari, quadrilobati con parete liscia, polpa spessa e peso fino a 600 grammi. Dimensioni medie di 16-18 cm e spalla larga 9-10 cm.

Colore verde scuro di fondo con attraente viraggio che diventa giallo brillante a maturazione completa. Spiccata resistenza al micro cracking e agli stress dovuti all'alternanza delle temperature. Molto buona la tenuta alla sovra maturazione. Tollerante al Tomato spotted wilt virus. Sono alcune delle caratteristiche che fanno di Bacco F1 di Esasem un peperone in grado di dare molte soddisfazioni ai produttori. Ma c’è di più.

Bacco è una varietà di peperone mezzo lungo tipico per il mercato italiano. Si fa notare anche per il peduncolo abbastanza lungo, particolare che permette ai frutti di svilupparsi verso l'esterno della pianta e quindi evitare un affollamento che potrebbe deformarli. Le dimensioni del frutto si mantengono inalterate anche nei palchi superiori. Quindi i produttori possono contare su una grande quantità di frutti di prima qualità e gli scarti sono minimi. Pianta vigorosa, molto fertile, adatta alla coltura protetta sia per la Sicilia sia per gli areali del Centro-Sud continentale e del Nord Italia. Versatile per l’epoca di trapianto. Rende al massimo sia nel ciclo primaverile-estivo che estivo-autunnale.

La poesia si tinge di rosso

Anche Virgilio F1 è un ibrido di peperone mezzo lungo. I frutti sono di grosse dimensioni. Il colore rosso vinoso al viraggio diventa molto acceso. La pezzatura è uniforme, la forma principalmente quadrilobata. Sono lunghi 14-15 cm, con diametro di 9-10 cm e peso medio di 450-500 grammi. Queste caratteristiche estetiche permettono anche di creare un effetto molto gradevole quando il prodotto è disposto nelle cassette. La parete liscia e la polpa spessa 8-9 millimetri, garantiscono una lunga conservazione sia sulla pianta sia in post raccolta. Virgilio è indicato per coltivazioni in serra.

È una varietà a ciclo medio-precoce, di buon vigore con internodo corto che si avvantaggia di una buona concimazione nei primi stadi di sviluppo. Apprezzata in Sicilia ma si sta affermando anche in altri areali. Molto elevata l'allegagione dei frutti in differenti condizioni climatiche che ne permettono l’impiego in serra nei cicli primaverili-estivi ed estivo-autunnali. La pianta ha un'ottima continuità quindi i frutti che si staccano sono molto uniformi sia nella produzione basale sia nelle fasi successive. Indicato per il mercato fresco e per la grande distribuzione.

L’attaccatura del picciolo è quasi piatta, senza incavo. Questo scongiura la possibilità che con l'umidità delle serre si crei ristagno d'acqua e quindi la proliferazione di muffe e patogeni che potrebbero degradare la qualità del frutto. Anche Virgilio è resistente al Tomato spotted wilt virus. Caratteristica, quest’ultima, importante soprattutto per chi decide di coltivarlo al Nord e al Centro-Sud. Mentre in Sicilia la patologia è meno presente.

Peperone, con le nuove varietà si ottiene il massimo - Ultima modifica: 2020-10-16T10:14:39+02:00 da Simone Martarello

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome