Differenziare l’offerta con piante da esterno originali

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La stella di Natale viene trapiantata in vasi di plastica 17 e 24 a fine giugno-luglio, in vaso 14 a fine luglio.
Floricoltura F.lli Tesse di Andria è specializzata nella coltivazione di ornamentali primaverili e autunno-vernine

Differenziarsi dai comuni florovivaisti producendo piante ornamentali di origine tropicale o subtropicale diverse da quelle proposte dai concorrenti e perciò molto apprezzate. È questo l’orizzonte operativo che informa l’attività della Floricoltura F.lli Tesse società semplice agricola di Tesse Emanuele & C. di Andria, sorta cinque anni fa come sintesi di aziende florovivaistiche di famiglia. Punto di riferimento consolidato per chi voglia intraprendere la coltivazione di piante a ciclo primaverile come dipladenia (o mandevilla), ibisco, gardenia e bougainvillea e a ciclo autunno-vernino come ciclamino e stella di Natale, la Floricoltura F.lli Tesse comprende tre aziende, due ad Andria e una a Terlizzi, per una superficie totale di 4 ha, di cui 2,5 coperti con serre in ferro-vetro (0,5 ha) e in ferro-plastica (2,0 ha) e 1,5 ha destinati a ombrai o piena aria.

Originalità

«Durante la primavera il 60% della produzione è costituito dalla dipladenia, coltura nella quale la nostra azienda è specializzata, distinguendosi da altre presenti sul mercato per qualità dell’offerta, cioè originalità e bellezza delle diverse varietà coltivate, tutte coperte da brevetto – afferma Emanuele Tesse, titolare della società insieme con Riccardo Asselta –. La dipladenia ha un ciclo di produzione variabile in funzione della taglia del vaso e della pianta (8 mesi in vaso 14, 12 mesi in vaso 17) e l’alleviamo a cespuglio, a piramide o a spalliera; posizioniamo i vasi in serra o sotto ombraio a seconda dello spazio disponibile e della stagione.

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Emanuele Tesse

Invece in autunno non possiamo coltivare altro se non ciclamino o stella di Natale, se non vogliamo lasciare vuote le serre. Tuttavia, per noi queste due colture non sono un riempitivo, anche con esse puntiamo al massimo della qualità. Coltiviamo il ciclamino in vaso 15 di terracotta con ciclo di cinque-sei mesi, il miniciclamino in vaso 12 di plastica con ciclo di quattro mesi. Per la stella di Natale adottiamo vasi di plastica di tre misure: la trapiantiamo nei vasi 17 e 24 a fine giugno-luglio, in vaso 14 a fine luglio, con vendita sempre a dicembre. Il 60-70% di tutti i vasi è posizionato a terra, il 30-40% su appositi bancali».

Riscaldamento

A causa dell’origine tropicale o subtropicale le specie coltivate dalla Floricoltura F.lli Tesse hanno bisogno nel periodo autunno-invernale e fino all’inizio della primavera, quando tornano le belle giornate, di temperature più alte rispetto a quelle di una serra fredda.
«Già da fine ottobre riscaldiamo le serre per regolare la temperatura interna in funzione delle esigenze di ciascuna specie.

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Serra in ferro-plastica per la coltivazione di stella di Natale.

Il riscaldamento costa, per quanto abbiamo cercato di mitigare la spesa alimentando la centrale termica con nocciolino e Gpl in sostituzione del gasolio, ma è un investimento necessario! Per l’ibisco e la gardenia la temperatura interna non deve scendere sotto i 20 °C, per la bougainvillea può oscillare fra 12 e 15 °C, per la dipladenia può arrivare a 10 °C, ma se si vogliono forzare le piante per arrivare sul mercato prima di altri, a fine febbraio, non deve essere inferiore a 15 °C. Per la poinsettia da ottobre in poi, quando inizia il viraggio del colore delle brattee, è buona regola alzare la temperatura a 15 °C, almeno di notte. Il ciclamino non ha bisogno di temperature elevate, infatti vive bene anche al freddo sui balconi; tuttavia, poiché soffre l’umidità relativa alta, è opportuno riscaldare per asciugare le serre togliendo l’umidità in eccesso, che altrimenti causa macchie sui fiori, rendendo invendibili le piante».

L’umidità

Anche il controllo dell’umidità relativa è quindi fondamentale, sottolinea Tesse. «L’ibisco e la gardenia hanno bisogno di umidità intorno al 70-80%; invece la dipladenia, abituata a climi più secchi, ne soffre l’eccesso, che favorisce lo sviluppo di malattie fungine, ed esprime il meglio intorno al 40%: per la dipladenia, come per le rose, per quanto possa sembrare un paradosso, occorre nello stesso tempo riscaldare e arieggiare attraverso le aperture laterali e al colmo! Per diminuire il tasso di umidità nelle serre e nello stesso tempo dare quanta più luce possibile alle piante, che ne hanno molto bisogno in quanto sono ornamentali da esterno, cioè da balcone, terrazzo, giardino, e non da appartamento, tranne la stella di Natale, abbiamo deciso di non utilizzare sia i teli interni, che, pur quando sono chiusi, causano ristagni di umidità e ombreggiamenti indesiderati, sia il doppio film plastico di copertura, perché toglie almeno il 30% di luce.

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Le serre adibite a ciclamino vengono riscaldate ma nello stesso tempo arieggiate per evitare ristagni di umidità

Non facciamo ricorso neanche alle reti antiafidi, che creano ombra e tolgono luce. Abbiamo invece scelto di realizzare serre alte 4,15 m in gronda e 6,30 m al colmo, più di quelle comunemente utilizzate, e coprirle con un film plastico a luce diffusa, per aumentare la quantità di luce interna; inoltre preferiamo imbianchire i teli all’inizio dell’estate, ombreggiando quanto basta per ridurre l’eccesso di luce estiva, e poi pulirli a settembre, e arieggiare quanto più possibile».
Gli accorgimenti adottati per utilizzare in maniera elastica la luce, l’ombra e il calore sono tutti frutto dell’esperienza, così come quelli impiegati per la nutrizione e la difesa fitosanitaria delle piante.
«Facciamo eseguire una volta al mese le analisi della conducibilità elettrica e del pH del terreno, analisi che approfondiamo in caso di valori discordi rispetto a quelli di riferimento. Curiamo quindi con estrema attenzione la nutrizione, diversa per tutte le specie coltivate e, per ciascuna di esse, da una fase fenologica all’altra, grazie a un moderno ed efficiente impianto di fertirrigazione. Effettuiamo l’irrigazione o con punto goccia per ogni vaso oppure mediante subirrigazione dei vasi posti, a terra o su bancali, su apposito tappetino. Per rendere più sostenibile l’irrigazione raccogliamo l’acqua piovana dai tetti delle serre e la convogliamo in due apposite vasche».

Organismi utili

Da due anni Floricoltura F.lli Tesse effettua la difesa quasi completamente con l’ausilio di ausiliari, «cioè organismi utili antagonisti di insetti e acari dannosi che con i prodotti chimici non riuscivamo più a controllare. Non facciamo invece ricorso alle reti antiafidi, che creano ombra e tolgono luce. Contro il ragnetto rosso (Tetranychus urticae), che causa gravi danni alla dipladenia, utilizziamo in prevenzione l’acaro fitoseide Amblyseius andersoni, mentre se sono già visibili gli adulti lanciamo un altro acaro fitoseide, Phytoseiulus persimilis. Sulla stella di Natale contro le “mosche bianche”, gli aleurodidi Trialeurodes vaporariorum, o mosca bianca delle serre, e Bemisia tabaci, o mosca bianca del tabacco, che depongono le uova sulla pagina inferiore delle brattee, impieghiamo fino a settembre l’acaro l’Amblyseius swirskii e dopo l’insetto imenottero Eretmocerus eremicus. Contro i tripidi (Frankliniella occidentalis, Thrips tabaci, ecc.) che attaccano le nostre colture floricole effettuiamo lanci di Amblyseius cucumeris».

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Floricoltura F.lli Tesse è specializzata nella produzione di dipladenia.

Affinché la lotta biologica sia efficace occorre, raccomanda Tesse, coprire bene con i lanci la coltura e intervenire in maniera costante, almeno una volta ogni due settimane. «A volte impieghiamo gli organismi utili in miscela, non c’è incompatibilità fra essi. Solo in situazioni di emergenza interveniamo con prodotti chimici di sintesi che non uccidono però gli organismi utili. E a volte, se è proprio necessario, eseguiamo qualche trattamento fungicida preventivo sulla stella di Natale e sul ciclamino, sensibili alla muffa grigia (Botrytis cinerea); ma soprattutto curiamo, con la ventilazione naturale attraverso le aperture laterali e al colmo e gli aerotermi, di abbassare l’umidità relativa intorno al valore desiderato».

Differenziare l’offerta con piante da esterno originali - Ultima modifica: 2019-12-02T11:55:09+01:00 da Lucia Berti

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