Aggregazione, confronto e riconoscimento. Sono i tre temi portanti affrontati durante la prima assemblea associativa dei Florovivaisti Italiani, tenutasi a Pistoia presso il centro di ricerca Gea. «In questo nostro primo anno di attività abbiamo cercato di mettere in campo azioni concrete a supporto di un settore strategico per il made in Italy. E lo abbiamo fatto partendo dall’ascolto e dal dibattito regione per regione», ha affermato il presidente dei Florovivaisti Italiani Aldo Alberto.
Florovivaisti Italiani «il settore ha bisogno di maggior peso»
«Durante la nostra prima assemblea – ha sottolineato Alberto – abbiamo condiviso una strategia complessiva che vede come primo obiettivo il raggiungimento di un maggior peso per il settore, che non deve essere più considerato filiera minore».
Il presidente Alberto ha poi ricordato che il settore florovivaistico, se non vuole essere tagliato velocemente fuori dal mercato, ha bisogno di molti investimenti. «Dobbiamo lavorare tutti insieme, politica, associazioni, operatori e ricercatori per rendere più competitivo il comparto – ha specificato Alberto- ».
La sostenibilità al centro
Durante i lavori si è più volte sottolineato il valore dell’ambiente, tema che lega il settore florovivaistico ai cittadini. «La nostra associazione – ha spiegato Alberto – mira a promuovere e valorizzare il verde naturale e urbanizzato. Il nostro motto “obiettivo ambiente” specifica il ruolo essenziale che i fiori e le piante svolgono per l’ambiente e a tutela del benessere dell’uomo».
Florovivaisti Italiani, nata a febbraio 2019, è un’associazione di rappresentanza di imprese a livello nazionale che opera nella filiera del florovivaismo. Sono comprese nella filiera tutte le diverse articolazioni del comparto: verde ornamentale da interno e da esterno, piante in vaso, floricoltura da reciso, vivaismo da produzione. L’Associazione si occupa anche di attività affini al florovivaismo, come il vivaismo forestale e tartuficolo di fauna e parchi.
