Garantire la tracciabilità e la qualità dei prodotti orticoli a partire dal seme, tutelando così i consumatori e le aziende del settore dalle frodi e garantendoli sulla provenienza italiana del prodotto. È questo l’obiettivo di “Road to Quality”, progetto di Assosementi, organizzazione di categoria che rappresenta a livello nazionale l'industria sementiera.
Il progetto, presentato a Roma presso la Camera dei Deputati per favorirne il riconoscimento all’interno delle istituzioni, partecipano aziende sementiere aderenti ad Assosementi che alimentano il 90% del mercato sementiero orticolo professionale nazionale e un numero significativo di aziende vivaistiche e aziende agricole di grandi dimensioni.
Il progetto, che andrà ad interessare la stragrande maggioranza degli ortaggi, ha già passato una fase di test con buoni risultati soprattutto per quanto riguarda il segmento del pomodoro. La tecnologia utilizzata per “Road to Quality” prevede che le informazioni relative a ciascun lotto di prodotto saranno gestite da un database informatico dedicato, mentre con tecnologia Blockchain sarà garantito lo storico.
Il consumatore, scansionando un Qr code presente sulla confezione o direttamente sui prodotti, potrà accedere a un sito web che raccoglie le informazioni relative al prodotto che ha acquistato.
Gli obiettivi
Tra gli obiettivi di Assosementi, con l’avvio del progetto, è di cercare di superare, a favore dell’intera filiera ortofrutticola, il problema dei contraffazione dei semi “perché compromette la qualità dei prodotti” e pesa il 18-20% sul fatturato delle aziende sementiere. Tra le finalità del progetto anche quello di riuscire a includere i player della grande distribuzione organizzata (Gdo) nel progetto, al fine di garantire ai consumatori finali e agli associati la massima diffusione della tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli.
«È importante per noi - spiega Eugenio Tassinari, presidente di Assosementi - avviare un dialogo con le istituzioni sulla tracciabilità, un tema di enorme rilevanza per aumentare il valore del prodotto ortofrutticolo italiano e tutelarne la sicurezza, a beneficio di consumatori e produttori. Siamo in un momento positivo, dobbiamo cogliere l’attimo. Mentre altri Paesi dell’area mediterranea puntano molto sul prezzo, l’industria ortofrutticola italiana - aggiunge Tassinari - gioca le sue carte sul piano della qualità, anche a discapito dei volumi. Il progetto Road to Quality va in questa direzione e ci auguriamo che le nostre istanze vengano recepite sia dal legislatore, italiano ed europee, sia dalle aziende agricole e della grande distribuzione organizzata”.