Cipolla di Margherita Igp, arriva il trapianto meccanico

bulbi cipolla
Il progetto Cipomar, voluto dal Consorzio di tutela e dall’Università di Foggia, lo ha realizzato con piantine con pane di terra e a radice nuda, dimostrandosi più conveniente di quello manuale

Il trapianto meccanizzato della Cipolla Bianca di Margherita di Savoia Igp ha una capacità operativa, nell’unità di tempo, almeno sei volte maggiore rispetto al trapianto manuale.

È quanto emerso nel corso di due prove realizzate dal progetto di ricerca “Cipomar - Innovazioni per il miglioramento produttivo della Cipolla di Margherita Igp”, finanziato dalla Regione Puglia con i fondi del Psr 2014-2020. Un progetto voluto dal Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Cipolla Bianca di Margherita Igp e realizzato dall’Università di Foggia.

Il trapianto manuale è destinato a scomparire

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Il progetto Cipomar è stato finanziato dal Psr Puglia 2014-2020

«Attualmente, come da tradizione, il trapianto si fa a mano con sesto 14 x 14 cm, inserendo la piantina nel terreno sabbioso con il dito indice, affondato fino alla seconda falange» spiega il presidente del Consorzio Giuseppe Castiglione.

«Ma il trapianto manuale – continua Castiglione – non avrà vita lunga. Questo perché i coltivatori di cipolle sono anziani e non vengono sostituiti da giovani, che evidentemente non vedono un futuro in un’agricoltura condotta ancora con vecchie tecniche colturali.

La mancanza di ricambio generazionale porterebbe alla scomparsa di questa forma di agricoltura tipica del nostro territorio. E porterebbe anche alla perdita di significato del marchio di origine della Cipolla Bianca di Margherita Igp, per il cui riconoscimento abbiamo tanto lavorato. Perciò abbiamo coinvolto l’Università di Foggia nel progetto di trapianto meccanizzato».

Una trapiantatrice modificata per il trapianto meccanizzato

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Il professor Romaniello controlla gli organi di trapianto della macchina trapiantatrice

«Per realizzare il trapianto meccanizzato – informa Roberto Romaniello, docente di Meccanica agraria al Dipartimento Dafne dell’Università di Foggia, che cura la parte meccanica del progetto Cipomar – abbiamo utilizzato una trapiantatrice della Ferrari Costruzioni Meccaniche di Guidizzolo (Mn), che opera su sei file con una fascia di lavoro di 1,30 m.

Abbiamo modificato la trapiantatrice per rendere il trapianto meccanizzato quanto più vicino a quello manuale. Abbiamo dovuto ricalibrare gli organi di trapianto. Li abbiamo costruiti e montati tenendo conto che la piantina della cipolla ha un peso specifico diverso dalle altre piantine orticole. Inoltre abbiamo modificato la macchina restringendo la distanza di trapianto sull’interfila, per avvicinarci il più possibile a quella di 14 cm utilizzata dagli agricoltori locali. Infine, abbiamo posto sotto i rincalzatori dei pattini per dare maggiore stabilità alla macchina sul terreno sabbioso».

Progetto Cipomar ha dimostrato efficacia del trapianto meccanizzato

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La macchina trapiantatrice ha eseguito il trapianto corretto delle piantine con sesto 21 x 12 cm (nella foto su terreno baulato)

Così modificata, la macchina trapiantatrice ha eseguito il trapianto corretto delle piantine con sesto 21 cm tra le file e 12 cm sulla fila, comunica Romaniello.

«Nella prima prova ha trapiantato su terreno baulato piantine con pane di terra costituito da torba, prodotte dal Vivaio Orazio Di Bari di Manfredonia (Fg). Nella seconda prova, su terreno piano, piantine a radice nuda prodotte dagli stessi agricoltori in semenzai in pieno campo.

A entrambe le prove hanno partecipato numerosi agricoltori, dapprima scettici, poi sempre più convinti della bontà del trapianto meccanizzato. Il trapianto meccanizzato si è rivelato almeno sei volte più produttivo rispetto a quello manuale. E questa è una stima al ribasso, perché con qualche aggiustamento tale capacità può superare di almeno dieci volte quella del trapianto manuale. Detto in altri termini, la trapiantatrice effettua agevolmente in un’ora il lavoro che un agricoltore compie in una giornata intera di dura fatica.

Nel confronto fra trapianto meccanizzato e trapianto manuale non bisogna poi trascurare che la trapiantatrice, accorciando i tempi di lavoro, consente tranquillamente di programmare la scalarità dei trapianti e di evitare le giornate piovose e ventose».

L’articolo completo sulle prove di trapianto meccanizzato realizzate dal progetto Cipomar verrà pubblicato su Colture Protette n. 1-2022

Cipolla di Margherita Igp, arriva il trapianto meccanico - Ultima modifica: 2021-12-15T15:46:30+01:00 da Alessandro Piscopiello

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