Condividere le conoscenze per l’ortoflorovivaismo digital

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Tra sostenibilità e agricoltura di precisione, il settore punta sempre di più al digital. Ma l'informazione di qualità, che ora corre anche sui canali social, può aiutare la transizione

La transizione digitale è una sfida cruciale per la società moderna e di conseguenza per il settore ortoflorovivaistico. In particolare, c’è una forte necessità di sviluppare sistemi che rendano più autonomi i processi di coltivazione aumentandone la resa e minimizzando l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi come agrofarmaci e fertilizzanti.

In questo contesto, gli ultimi sviluppi della robotica e dell’intelligenza artificiale possono trasformare in modo radicale diversi processi della produzione agricola. Robot agricoli di nuova generazione possono infatti essere impiegati per la coltivazione in serra.

Ecco che, quindi, si automatizzano diverse attività come il monitoraggio dello stato fisiologico delle piante, la raccolta e il diserbo.

La robotica e l’intelligenza artificiale per un'orticoltura sostenibile

La robotica e l’intelligenza artificiale sono considerati settori tecnologici a elevato impatto sull’agricoltura per la possibilità che offrono di automatizzare e migliorare i processi di coltivazione. Il riscontro sulla qualità dei prodotti e sulla sostenibilità è spesso positivo.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, l’agricoltura è già un settore di punta per la robotica. Secondo la International federation of robotics nel 2020 sono stati venduti fino a 25.000 robot agricoli (Ifr world robotics report 2020), una cifra corrispondente al numero di robot utilizzato per scopi militari. Secondo MarketsandMarkets, si prevede che il mercato dei robot agricoli crescerà ulteriormente dai 4,6 miliardi di dollari registrati nel 2020 a 20,3 miliardi di dollari entro il 2025.

I robot agricoli di nuova generazione hanno svariati impieghi nelle diverse fasi del ciclo colturale, dalla lavorazione del terreno alla semina, fino alla raccolta. Possono essere utilizzati in attività orticole come la potatura, il controllo delle infestanti, il diserbo, l’irrorazione e il monitoraggio della crescita e dello stato di salute delle piante.

La diffusione di questi robot è accompagnata dallo sviluppo di metodi di intelligenza artificiale che permettono di automatizzare processi sempre più complessi. Si va dalle tecnologie per il monitoraggio delle coltivazioni, la stima dello stato nutrizionale delle piante, la pianificazione delle lavorazioni, la previsione della resa, fino all’esecuzione autonoma e mirata di operazioni agricole.

Tutto ciò garantisce la riduzione degli sprechi, l’impiego selettivo di agrofarmaci e una maggior efficienza nella coltivazione.

Casi di successo

Sono ormai molteplici le esprienze ben riuscite di interfacce, più o meno avanzate, che forniscono agli agricoltori lo stato delle colture segnalando eventuali anomalie nelle condizioni delle piante.

Per esempio, la Watson decision platform for agriculture integra metodi di intelligenza artificiale e soluzioni cloud per l’agricoltura, fornendo servizi per identificare insetti o malattie in base alle immagini. Non mancano indicazioni per l’irrigazione, la semina, la concimazione, fino alla vendita.

In Italia, diversi gruppi di ricerca sono impegnati in progetti innovativi che hanno lo scopo di rendere sempre più avanzate, affidabili ed efficaci le applicazioni dell’intelligenza artificiale e della robotica all’agricoltura di precisione e allo smart-farming, anche in serra.

Prova ne sia il progetto SusMedHouse, che punta a sviluppare, nei paesi del mediterraneo, una serra tecnologicamente avanzata che sia più sostenibile dal punto di vista ambientale, in cui si migliori l’efficienza, la produttività e si ottimizzi il consumo di acqua, energia e risorse non rinnovabili. 

Anche l'informazione di qualità è digital

In questo contesto di continue novità e forte spinta innovativa, diventa fondamentale la missione di un'informazione di qualità come quella che Edagricole svolge dal 1937 per l'agricoltura italiana. E nel nostro caso Colture Protette, che ogni mese, da quasi cinquant'anni, accompagna gli orticoltori e i florovivaisti attraverso le innovazioni del settore.

Così come le informazioni e i big data in agricoltura rendono sempre più necessario un aggiornamento continuo degli operatori sui supporti tecnologici, l'informazione specializzata si affianca all'agricoltore sui suoi dispositivi.

Colture Protette va oltre la rivista cartacea e segue il professionista giorno dopo giorno come una bussola verso l'innovazione e la sostenibilità divenuti ormai imprescindibili. E lo fa con il sito, con la newsletter mensile e da qualche giorno anche con i suoi social, Facebook e Instagram, che consentono un aggiornamento costante sulle piattaforme più comuni.

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Condividere le conoscenze per l’ortoflorovivaismo digital - Ultima modifica: 2021-10-06T08:30:04+02:00 da Alessandro Piscopiello

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