In serra le infestanti si estirpano con un robot

robot infestanti
1- Il robot Agrov in azione su una coltivazione di baby leaf per la IV gamma
Qualche anno fa poteva sembrare fantascienza, ma ora è quasi realtà. I benefici produttivi e ambientali per le aziende che coltivano baby leaf sono tanti

La ricerca di nuove soluzioni per il controllo delle erbe infestanti nelle baby leaf da quarta gamma sta raccogliendo i suoi frutti. Paolo Ferrentino ha realizzato Agrov, un robot in grado di eliminare le piante infestanti. Ferrentino è il titolare di un’azienda dedita agli sviluppi del software gestionale Sap. A breve diventerà anche ceo di una start-up che si occuperà di robotizzazione in agricoltura.

Paolo Ferrentino, futuro ceo di una start-up impegnata nel settore della robotizzazione in agricoltura

«Nelle fasi pre-colturali i produttori preparano il letto di semina ben pulito, integrando le varie tecniche fisiche, chimiche e agronomiche a disposizione. Il problema nasce quando iniziano a crescere le nuove piantine e, in mezzo ad esse, anche le infestanti» ci riferisce Ferrentino.

 

 

L’automazione che semplifica il lavoro

Le infestanti, sebbene inizialmente neutralizzate, ricominciano presto a crescere. «A questo punto – continua Ferrentino – la lotta diventa complicata. Non si può più trattare tutta la coltura omogeneamente, ma bisogna procedere in modo mirato e selettivo. La tecnica più diffusa è quella dell’estirpazione manuale, che comporta una notevole perdita di tempo e un gran dispendio di energia».

Per ovviare a tali difficoltà, l’ideale sarebbe meccanizzare completamente il diserbo con l’impiego di un robot. «Fino a pochi anni fa questa soluzione poteva apparire fantascientifica, mentre ora è a portata di mano. Per riuscirci, però, bisogna fornire alla rete neurale a bordo del robot una mole notevole di dati e milioni di foto. Raccogliere tutte le informazioni richiede molto tempo, abbiamo cominciato a lavorarci già da un paio di anni».

Agrov (Agricultural rover) è stato progettato per l’utilizzo in serra su colture baby leaf destinate alla quarta gamma. Tuttavia, è molto flessibile e si può adattare anche ad altre destinazioni. Il robot neutralizza le infestanti percorrendo autonomamente le prode di tutta la serra. «Tipicamente – spiega l’imprenditore – il robot rimuove le infestanti per estirpazione, tramite un braccio robotico a bordo. Esistono però anche altre opzioni, come l’elettrocuzione. La macchina è controllata da più computer presenti a bordo, la velocità d’avanzamento è di circa 1 m/s e l’affidabilità di identificazione delle piante infestanti si attesta sul 90%».

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Agrov riconosce le infestanti e le elimina per estirpazione tramite un braccio robotico a bordo

Accorgimenti e prezzi

Agrov funziona efficacemente in ogni tipo di ambiente protetto. «Per il suo corretto funzionamento, i letti colturali devono essere organizzati in baule, come avviene tradizionalmente, e lo spazio inter-baula deve rimanere abbastanza pulito dai residui fogliari. Altre semplici indicazioni vengono fornite al cliente secondo le specifiche situazioni. Ovviamente non è possibile realizzare queste operazioni durante l’irrigazione».

I costi di acquisto del robot e i relativi ammortamenti sono in via di definizione. «Pensiamo il prezzo base del robot sarà orientativamente di 20-40.000/€ secondo allestimenti. Opzioni particolari per altre funzionalità saranno da conteggiare a parte. Verrà affiancata un’offerta Raas (Robot as a service), che consentirà di gestire piccole spese diluite nel tempo, rendendo accessibile la macchina pressoché a tutti e pagando a consumo, ovvero a ore di lavoro».

Ferrentino aggiunge: «Con questo robot si intende migliorare la redditività attraverso economie sui costi. Una delle questioni aperte nelle produzioni di quarta gamma è l’inconsapevolezza dell’ammontare dei costi per la gestione delle infestanti: quasi nessun produttore riesce a quantificarli». Tuttavia, il dato sull’impiego e il costo della manodopera è un aspetto fondamentale.

La manodopera che non c’è

«Il reperimento della manodopera – aggiunge il tecnico – diventa sempre più problematico. Non solo per contingenti effetti del Covid, ma anche per motivi strutturali, anche quando vengono rispettati pienamente i diritti dei lavoratori. Bisogna, inoltre, considerare gli aspetti della sicurezza dei lavoratori, tenendo presente che in estate in serra si sfiorano i 40°C. Per non parlare poi della sollecitazione a carico dell’apparato scheletrico dell’operatore continuamente piegato a terra».

Al vantaggio di ridurre la ricerca e l’impiego di manodopera si affianca anche un vantaggio di tipo ambientale: il robot consente l’abbattimento totale dell’uso di diserbanti chimici.

«Un altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo alla qualità del prodotto finale. Gli sforzi che tutta la filiera compie per filtrare corpi estranei e piante diverse da quelle sull’etichetta della busta di quarta gamma sono enormi. Ciò nonostante, qualcosa sfugge ancora e ogni azione volta a migliorare queste operazioni di filtraggio è fondamentale ai fini della percezione di valore da parte del cliente finale».

Allenare l’intelligenza artificiale

Naturalmente, l’impiego del robot per il controllo delle infestanti non è scevro da inconvenienti e difficoltà. «L’operazione si realizza in un’ottica di precisione, quindi si deve pianificare bene ciò che si vuole ottenere. Il tipo di infestante che si intende estirpare dev’essere riconoscibile dall’intelligenza artificiale. Dunque, dev’essere tra le piante già studiate, cioè tra quelle più frequenti. Diversamente, è comunque possibile e utile allenare la macchina sulla specifica coltura del cliente; ciò diventerà la routine».

Il robot è ancora in fase di sperimentazione in diverse aziende della Piana del Sele, che si dedicano alla coltivazione di baby leaf per la quarta gamma. Queste prove stanno avvenendo in collaborazione con l’agronomo di campo Marco Valerio Del Grosso, presidente di Antesia (Associazione nazionale tecnici specialisti in agricoltura).

In serra le infestanti si estirpano con un robot - Ultima modifica: 2021-01-27T08:53:31+01:00 da Paola Cassiano

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