Grazie al calcio orticole più resistenti alla raccolta e al trasporto

Ma l'elemento svolge anche altre funzioni fondamentali per la fisiologia della pianta. Ecco quali

Il calcio è un metallo alcalino terroso e viene classificato come mesoelemento nella nutrizione vegetale. È quindi fondamentale per lo sviluppo della pianta.

Se presente nei frutti nella concentrazione adeguata e con una buona omogeneità, ne assicura la conservabilità e qualità; nelle foglie e nel fusto un buon contenuto di calcio conferisce una maggiore resistenza meccanica alle cellule e ai tessuti e di conseguenza garantisce una minore suscettibilità alle lesioni di natura biotica o abiotica. In particolare, l’irrobustimento delle pareti cellulari con il calcio rende gli organi meno suscettibili alle aggressioni di funghi e batteri.

Le funzioni del calcio

Per capire il collegamento tra calcio e resistenza meccanica dei tessuti vegetali, bisogna fare riferimento ai pectati di calcio.

I pectati svolgono un'azione di sostegno e di rinforzo delle lamelle mediane delle membrane cellulari.

Ma non è tutto: il calcio ha anche la funzione di attivare alcuni enzimi, regola la traslocazione dei carboidrati e svolge un'attività di compensazione ed equilibrio rispetto agli altri cationi assorbiti e cioè sodio, potassio, ammonio e magnesio.

Viene accumulato nelle piante nei vacuoli cellulari, costituendo depositi di ossalati, carbonati, fosfati e, nei semi, come fitina. Nei tessuti vegetali c'è, in media, lo 0,5% di calcio.

Il trasporto del calcio nella pianta

La richiesta di calcio da parte delle colture può essere rilevante, ma in media va dai 20 ai 45 kg per ettaro. Il tenore in calcio della lamina fogliare oscilla in genere fra l’1% e il 3%. È molto più elevato nel pomodoro, dove raggiunge facilmente anche il 6-7%.

Il calcio, a differenza di potassio e magnesio, che sono gli altri cationi indispensabili per la nutrizione delle piante, viene trasportato essenzialmente nei vasi xilematici, quindi con la linfa ascendente. Il trasporto nei vasi floematici, con la linfa discendente, è pressoché nullo.

Da ciò consegue che il calcio viene attirato soprattutto dagli organi in attiva traspirazione, cioè i germogli e le foglie giovani o comunque non senescenti: il frutto esercita un certo richiamo verso il calcio solo nelle prime fasi di crescita, quando presenta ancora delle aperture stomatiche attive.

La carenza di calcio

Le piante carenti di calcio manifestano problemi di natura meccanica nei loro tessuti: quindi si riscontra una maggiore fragilità cellulare e una predisposizione per la formazione di fessurazioni nel fusto, ma soprattutto nei frutti.

Nei frutti queste carenze provocano delle lesioni tipiche, con punti o aree più estese di deterioramento delle cellule, che in genere sono localizzate nella parte inferiore del frutto. Si parla quindi, per esempio, di marciume apicale nelle solanacee, in particolare nel pomodoro.

Queste manifestazioni sono più evidenti nelle piante con maggior rigoglio vegetativo, perché il richiamo esercitato dagli organi in accrescimento è massimo e limita così il calcio disponibile per il frutto.

Un'altra caratteristica tipica della carenza di calcio è che questa è più vistosa nei frutti di grossa dimensione. Questo dipende dal fatto che nel frutto di maggiore pezzatura si diluisce maggiormente il calcio assorbito nelle prime fasi, creando una concentrazione inferiore nei frutti voluminosi rispetto ai più piccoli.

Le soluzioni di Agrisystem

Tra i tanti prodotti disponibili sul mercato per apportare calcio alle piante ed evitare così pericolose carenze, spiccano quelli di Agrisystem, in particolare Turbocalcio Plus, un concime a base di calcio totalmente solubile, che fornisce resistenza meccanica sia ai tessuti della pianta sia a quelli dei frutti, migliorando quindi la resistenza alla raccolta, al trasporto e la shelf life in generale. In più, cura la carenza di calcio e tutti i sintomi a essa correlati. La particolarità del prodotto è data dalla presenza, nella formulazione, degli acidi carbossilici a basso peso molecolare, che rendono più semplice e veloce l’assorbimento del calcio.

Alga Ca-Mg, un prodotto fogliare, aiuta a portare il calcio nei frutti fino alla raccolta. Il biostimolante, in fase di registrazione, contiene gli acidi carbossilici a basso peso molecolare che veicolano gli ioni calcio direttamente nel frutto. Inoltre, l’estratto di alghe svolge la funzione di biostimolazione dell’accrescimento della pianta e della maturazione dei frutti.

Carbosoil è invece un concime con calcio e magnesio che, oltre ai numerosi effetti positivi che ha sul suolo, favorisce anche la continua emissione di capillizio radicale e migliora i processi di osmoregolazione, permettendo così alle piante di superare periodi più o meno prolungati di siccità mantenendo il turgore cellulare.

Oltre a queste soluzioni, Agrisystem consiglia anche Bioclean, un induttore di resistenza sistemica indotta e acquisita (ISR e SAR). Gli induttori sono sostanze riconosciute dalla pianta che ne inducono le reazioni di difesa. Promuovono nella pianta meccanismi di difesa in grado di proteggerla dagli attacchi di microorganismi patogeni, senza peraltro produrre reazioni di ipersensibilità. Inoltre, gli induttori sono altresì in grado di agire anche in assenza dell’agente patogeno.

 

Grazie al calcio orticole più resistenti alla raccolta e al trasporto - Ultima modifica: 2024-05-13T16:41:26+02:00 da Alessandro Piscopiello

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