Si evolve la situazione per l’anguria in Campania grazie ai nuovi spazi commerciali che si sono aperti con l’esportazione, soprattutto verso i paesi dell’est Europa.
«Utilizzando i canali commerciali già fruiti per le produzioni invernali – ci riferisce Pasquale Cerciello, orticoltore di Francolise (Caserta) – diversi produttori dell’areale orticolo di Francolise e Sparanise hanno cominciato a destinare buona parte delle superfici alla produzione di anguria della tipologia “media”, ovvero con peso tra 4 e 8 kg, molto richieste sui mercati esteri». L’Italia, dopo la Grecia e la Spagna, dove si coltivano angurie tonde con buccia scura del tipo seedless destinate in particolare al mercato inglese, è il paese maggior produttore di angurie in Europa.
In Campania si stimano circa 1000 ettari di coltivazione in serra e 7-800 in pieno campo, con tendenza ad un aumento della produzione in coltura protetta sia nella provincia di Caserta sia in quella di Salerno. «Dopo i deludenti risultati ottenuti con le mini angurie, di cui l’Italia è il maggior produttore – continua Cerciello – è probabile che gli orticoltori campani aumentino la quantità di piante della tipologia “media” con cicli precoci e/o precocissimi».
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