A Guidizzolo in provincia di Mantova si producono insalate e basilico per offrire un prodotto che sia sempre fresco. Il consumatore acquista e porta a casa un prodotto ancora con radice e zolla da cui utilizzare ciò che serve mantenendo il resto inalterato per i giorni seguenti. Una freschezza a portata di mano per un vero e proprio orto in cucina come indica il marchio utilizzato per la commercializzazione: L’orto in cucina.
La Società Agricola Sempre Fresco srl è un’azienda giovane e dinamica nata nel 2013 dalla passione e determinazione di 6 aziende agricole presenti da molti anni nella produzione di ortaggi.
Il metodo di coltivazione è veramente innovativo; il tris di insalate ed il basilico sono coltivate su canaline a spaziatura automatizzata.
La serra è costruita in materiale plastico con la particolarità che è presente un doppio telo, cioè le pareti sono formate da due teli, tra i quali viene spinta aria presa dall’interno della serra attraverso delle apposite ventoline in modo da formare una specie di intercapedine tra l’ambiente esterno e l’interno. La struttura portante è realizzata in ferro, come anche i banchi su cui sono posizionate le canaline in plastica. Un sistema di tubi in plastica, da cui partono piccoli tubicini fornisce al sistema la soluzione nutritiva necessaria al corretto sviluppo delle piante.
«Coltiviamo secondo il metodo della coltura idroponica – spiega Matteo Lanfredi responsabile della serra – su una superficie di un ettaro, suddiviso in sei campate che presentano ognuna 4 distinti settori irrigui. Ogni settore è completamente autonomo per qualsiasi regolazione dei parametri riguardanti il volume di acqua giornaliera, Ec e pH di coltivazione. In due campate produciamo un tris di insalate, mentre le altre sono dedicate al basilico».
Le canaline
Ma la vera specificità della struttura è il sistema di canaline su cui avviene la coltivazione.
«Ogni giorno arrivano piantine che mettiamo a dimora su canaline entro cui scorre la soluzione nutritiva ed ogni giorno dal alto opposto della campata raccogliamo il prodotto pronto per la commercializzazione. Nel punto di partenza le canaline sono affiancate una all’altra, poi, man mano che procede la crescita, un sistema di catene con ganci le distanzia, secondo una programmazione fissa, per consentire la corretta crescita della pianta che può così ricevere al meglio luce ed elementi nutritivi».
Queste piantine iniziano così un percorso che le porterà a completo sviluppo dall’altro lato della campata.
Il numero delle canaline per ogni campata varia dalle 900 per il tris di insalate fino alle 1300 per il basilico; su ogni canalina trovano posto 57 tris di insalate. Per quel che riguarda il basilico occorre distinguere tra la produzione della pianta, dove vengono poste a colture 57 piante, dalla produzione da taglio dove si può arrivare fino a 114 piante.
Irrigazione
«Durante il ciclo di produzione – specifica Matteo Lanfredi – ogni canalina riceve dalla 50 alle 100 irrigazioni, secondo una ricetta standard, a seconda della stagione in cui ci troviamo. I numeri maggiori sono per l’estate, mentre i numeri minori sono per l’inverno».
Anche il programma di spaziature è legato al tipo di prodotto finale.
«Nel corso del ciclo colturale, per l’insalata sono previste 7 spaziature come anche per il basilico in pianta, mentre per il basilico da taglio ne sono previste solo 4».
Una volta effettuata “la semina” sulle canaline i cicli produttivi variano in funzione della stagione:
– per il tris di insalate si va da una minimo di 20 giorni in estate ad un massimo di 40 giorni in inverno;
– per il basilico si va da un minimo di 10 giorni in estate ad un massimo di 30 giorni in inverno.
In serra ogni anno vengono trapiantate 4.800.000 piantine.
La nutrizione
Un nodo importante da sciogliere per ottenere i risultati attesi è la nutrizione, che deve essere calibrata con precisione ed attenzione.
«Utilizziamo concimi chimici semplici – spiega Matteo Lanfredi – per fornire tutti gli elementi necessari al giusto e rapido accrescimento delle piante: calcio, magnesio, fosforo, potassio e azoto tra i macrolelementi e ferro, manganese, boro, rame, molibadeno e zinco tra i microelementi. Dopo un lungo lavoro di test, coadiuvati da esperti del settore, da un anno a questa parte utilizziamo sempre la stessa ricetta per tutte le stagioni, modificando soltanto la conducibilità elettrica, mentre il pH rimane sempre a 5,5. Disponiamo poi di un sistema di recupero delle acque in eccesso, che possiamo così riutilizzare dopo averle sterilizzate».
L’illuminazione
Il massimo della produzione viene realizzata nel periodo tra ottobre e aprile e, proprio per questo un altro elemento di importanza strategica è rappresentato da una corretta illuminazione delle strutture così che le piante possano ricevere, in un periodo a fotoperiodo breve, la giusta quantità di luce.
«Il sistema di illuminazione – specifica Matteo Lanfredi – è costituito da lampade a vapore di sodio e ogni elemento ha una potenza di 750 W (400 V) e fornisce a livello delle piante 4,5 Klx. Tutto il sistema è comandato dal computer, che accende le lampade se la luminosità esterna, grazie ad una sonda esterna che legge questo valore, scende sotto una certa soglia e le mantiene accese per le ore necessarie ad arrivare ad un altro dato preimpostato, che ci indica la quantità minima di luce totale in una giornata che deve essere disponibile alla pianta. Se già con l’illuminazione solare arriviamo a questo dato le luci resteranno spente.»
Il prodotto finale, commercializzato con il logo “L’orto in cucina”, viene indirizzato soprattutto all’estero per quel che riguarda il tris di insalate, mentre il basilico viene venduto sul mercato italiano attraverso la grande distribuzione.n
Orticole sempre fresche
Un’alta qualità a portata di mano per un vero e proprio orto in cucina come indica il marchio utilizzato per la commercializzazione. Si coltiva su canaline a spaziatura automatizzata.