Pomodorino del piennolo del Vesuvio Dop, quando la sostenibilità è fondamentale

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Un’interessante novità riguardo la nutrizione minerale è stata presentata all’incontro sul Pomodorino del Piennolo e riguarda l’impiego di batteri distribuiti sula parte aerea e in grado di fissare l’azoto atmosferico.

Il “Pomodorino del piennolo del Vesuvio Dop” è un prodotto che si realizza in un areale con caratteristiche pedo climatiche uniche e nel Parco nazionale del Vesuvio, per cui il concetto di “sostenibilità” diventa fondamentale, anche alla luce delle nuove politiche agricole comunitarie, che prevedono una forte riduzione dell’impiego delle molecole chimiche.

È stato questo il focus su cui si è incentrato il Convegno organizzato dalla società di consulenza nel settore agroalimentare Agros, amministrata dal dott. Agr. Gianluca Iovine, a cui hanno partecipato diverse ditte impegnate nella ricerca e produzione di formulati innovativi per i programmi integrati di difesa delle specie vegetali e una vasta platea di operatori, tecnici e studiosi.

Un momento dell’incontro organizzato dalla società di consulenza Agros ad Ercolano (Na) sulla tematica “Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop verso la sostenibilità”

Nel corso dell’incontro, l’intervento di apertura della nuova presidente del Consorzio di tutela del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop” Cristina Leardi ha sottolineato le difficoltà incontrate nella fase di subentro alla guida del Consorzio e l’impegno di energie e risorse che la nuova governance sta mettendo in campo per rilanciare una specialità tipica dell’area Vesuviana, che può rappresentare un importante volano di sviluppo economico di un intero territorio, favorendo l’occupazione e garantendo un indotto economico di non poco rilievo.

Non è mancato, all’inizio dell’evento, il saluto di Stefano Donati,  direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, che non potendo partecipare di persona ha inviato un messaggio video in cui ha sottolineato l’importanza strategica dell’agricoltura di qualità, come la coltivazione del Pomodorino del Piennolo, nell’economia del territorio e nelle strategie dell’Ente Parco. Ha, poi, evidenziato la collaborazione con il Consorzio di tutela per un prodotto che rappresenta il brand principale dell’areale vesuviano e si affianca ad altre produzione tipiche e di qualità del territorio che vanno parimenti valorizzate.

L’importanza degli impollinatori

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Gli impollinatori, ha evidenziato Di Prisco, svolgono un ruolo importante nella coltivazione del pomodoro poiché non solo migliorano la quantità delle produzioni ma anche la qualità

Un ruolo fondamentale nella “sostenibilità” delle produzioni agricola è quello degli impollinatori, come ha relazionato Gennaro Di Prisco, ricercatore dell’Istituto Protezione Sostenibile delle Piante-Cnr, che ha evidenziato come sia necessario un approccio agroecologico delle coltivazioni per una gestione sostenibile delle stesse.

La nuova Politica Agricola Comunitaria, ha sottolineato Di Prisco, prevede la salvaguardia degli habitat e soprattutto degli impollinatori, che in alcuni contesti sono in serio pericolo; in quest’ottica, l’IPSP-Cnr è impegnato nello studio del network di interazioni tra microrganismi del suolo ed organismi del soprassuolo (parassiti, parassitoidi e impollinatori) e del loro ruolo negli agroecosistemi.

I risultati della ricerca in atto, esposti dal ricercatore dell’IPSP-Cnr, mettono in evidenza l’importanza degli impollinatori non solo sulla quantità delle produzioni ma anche sugli aspetti qualitativi, compreso il pomodorino del piennolo, poiché i frutti impollinati da insetti presentano una frazione zuccherina più alta e un particolare blend di profumi più elevato.

Il controllo sostenibile dei patogeni

Tra i nuovi prodotti proposti dalle ditte produttrici di agrofarmaci, da utilizzare nell’agricoltura sostenibile per il contrasto alle principali crittogame che insediano il pomodoro, Gianluca Scarcia Responsabile Field Marketing di Sipcam ha presentato il 3Logy, fungicida a base di terpeni (eugenolo, geraniolo e timolo) che agisce per contatto, con attività di controllo di muffa grigia, oidio e sclerotinia, in particolare nella fase iniziale. L'azione preventiva di 3Logy si basa sul blocco dello sviluppo delle spore dei patogeni.

La Biogard, invece, ha presentato Amylo-X, in fungicida/battericida microbiologico a base di Bacillus amyloliquefaciens sottospecie plantarum (ceppo D747) ad ampio spettro di azione; infatti agisce contro diverse avversità fungine e, nel caso del pomodoro, è valido per contrastare la Botrite (Botrytis cinerea) e la Sclerotinia (Sclerotinia spp.).

Tra gli agrofarmaci a basso o nullo impatto ambientale troviamo anche Serenade Aso, il fungicida-battericida di origine naturale in formulazione liquida a base di Bacillus subtilis (ceppo QST 713) della Bayer. Come ha spiegato il tecnico Donato Landi, questo agrofarmaco, grazie alla sua rapidità d'azione, permette di controllare al meglio le patologie in orticoltura, frutticoltura e viticoltura.

Serenade Aso possiede un meccanismo d’azione innovativo: previene direttamente gli attacchi da patologie fungine e batteriche agendo direttamente sui patogeni, le spore presenti nel prodotto competono per lo spazio e gli elementi nutritivi limitando lo sviluppo delle malattie, ed interagendo con la pianta induce reazioni sistemiche di difesa e di promozione della fisiologia. Serenade Aso è consentito in agricoltura biologica, ed è anche un prodotto ideale per essere inserito in programma di lotta integrata o con l’obiettivo di una riduzione dei residui alla raccolta.

Strategie di difesa sostenibile da insetti e acari

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Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop” rappresenta il brand principale dell’areale vesuviano

Tra i prodotti impiegati per il controllo sostenibile di parassiti animali presentati dalla Sipcam troviamo Oikos, agrofarmaco a base di Azadiractina ottimizzata per le applicazioni sia fogliari che in fertirrigazione. Oikos agisce contro i nematodi presenti nel terreno, e grazie alla sua sistemia acropeta protegge anche dagli insetti dell’apparato aereo (tra i quali Tuta absoluta, tripidi, aleurodidi e afidi). Può essere utilizzato sia in agricoltura tradizionale sia in quella a residuo controllato e biologica

Del contrasto ad acari e insetti ha parlato anche Raffaele Terracciano, Responsabile di zona della Biogard, che ha illustrato l’azione del prodotto Naturalis, insetticida/acaricida a base di Beauveria bassiana (ceppo ATCC 74040) che agisce contro diversi fitofagi, quali Aleurodidi, Acari Tetranichidi, Tripidi e alcuni Ditteri Tefritidi.

La formulazione di Naturalis è una dispersione oleosa (OD), appositamente sviluppata per permettere una lunga conservazione delle spore e garantire ottimali performance di campo; inoltre non ha LMR e tempo di carenza. Questo prodotto è particolarmente indicato nei programmi di difesa impostati per ridurre i rischi di sviluppo di fitofagi resistenti ai tradizionali principi attivi di sintesi. Naturalis, infine, è compatibile con gli ausiliari che si lanciano nelle serre e non ha alcun effetto indesiderato sui bombi e sui pronubi in genere.

Sostanze di base 

Le sostanze di base rivestono un ruolo determinante all’interno dei programmi di difesa integrata delle colture.

Una vasta gamma di queste sostanze è presente nel catalogo della ditta Idainature azienda leader nel biocontrollo agricolo, come ha spiegato il Responsabile tecnico della ditta Simone Lucchisani. Tra i vari prodotti utilizzati con successo nella coltivazione del pomodoro troviamo Naturdai Quitobasic, formulato a base di estratto concentrato di glucosammina (chitosano), ottenuto dall’esoscheletro di crostacei e molluschi, che agisce da elicitore ad ampio spettro e ha sia un effetto battericida che fungicida.

Altro prodotto ad azione insetticida-acaricida è Urtibasic, sostanza di base con estratto di ortica comprende una miscela di tannini, flavonoidi ed altri metaboliti. Urtibasic non lascia residui chimici e può essere utilizzato come un efficace strumento di biocontrollo in ogni tipo di agricoltura: biologica, a residuo zero o convenzionale.

Per ridurre la frequenza e il dosaggio dell’applicazione di prodotti chimici, senza compromettere l’efficacia degli stessi, è utile l’impiego di Naturdai Equibasic, a base di estratto botanico di equiseto. Questo prodotto non lascia residui chimici sulle colture e può essere utilizzato sia durante l’intervallo pre-raccolta delle colture stabilite che nei trattamenti per disinfettare i semi.

Equibasic funziona come elicitore per diversi meccanismi di difesa vegetale, quindi ha un’azione fungicida contro le malattie causate da vari funghi fitopatogeni, in particolare contro la peronospora e l’oidio. Inoltre, grazie al suo elevato contenuto di acido silicico, ha proprietà assorbenti sul micelio dei diversi tipi di funghi, che si combina con la proprietà fungicida delle equisetonine nella sua composizione.

Un prodotto a base di olio di arancio

Un prodotto molto versatile è stato presentato da Ivan Di Giorgio, field marketing della ditta Ascenza: il Prev-am. Si tratta di un agrofarmaco naturale autorizzato in agricoltura biologica contenente olio di arancio dolce con azione insetticida-fungicida-acaricida che agisce per contatto con un modo d’azione fisico.

Provoca il disseccamento della cuticola degli insetti con esoscheletro molle, durante le fasi sia giovanili che adulte, quali mosche bianche, tripidi, cicaline ed inoltre delle pareti cellulari degli organi esterni (micelio, conidi, casmoteci, ecc.) delle malattie fungine come oidio e peronospora.

Nel pomodoro è impiegato principalmente contro aleurodidi e ragnetto rosso e rappresenta una valida soluzione per strategie di lotta atte a ridurre i fenomeni di resistenza nei confronti delle molecole di sintesi. Prevam in miscela con Valesco, prodotto a base di estratto di ortica, in diverse prove sperimentali ha dato risultati più che soddisfacenti per il controllo del ragnetto rosso su diverse colture, una soluzione totalmente bio.

Corroboranti

Nelle strategie di difesa integrata del pomodoro sono molto utili i corroboranti. La ditta Raggioverde, con l’Area Manager Marco Scognamiglio, ha presentato il Silacid, un Corroborante naturale a base di argille acide sedimentarie e vulcaniche. La particolare formulazione acida unisce in un unico formulato le proprietà fisiche dei Silicati alle proprietà strutturanti del silicio Biodisponibile sotto forma di monomero. Silacid, grazie alla sua formulazione, potenzia le resistenze naturali delle piante a stress Biotici ed Abiotici.

Tra le varie azioni svolte, il prodotto migliora la resistenza delle piante ai patogeni. Il silicio Biodisponibile, infatti, segue la linfa ascendente attraverso lo xilema e si accumula nei tessuti giovani in accrescimento, stratificandosi sulla parete cellulare, formando una barriera fisica chiamata “Silica Cells”. Studi dimostrano come il Silicio Biodisponibile aumenta l’attività degli enzimi coinvolti nella sintesi di composti polifenoli e proteine correlate alla patogenesi aumentando di fatti la resistenza ai patogeni.

Silacid migliora anche la shelf-life e consistenza dei tessuti poiché la disposizione del Silicio sulla parete primaria delle cellule porta all’instaurarsi di legami con pectine e polifenoli e queste conferiscono ai tessuti vegetali più elasticità durante la distensione cellulare riducendo fenomeni di Cracking dei frutti e un incremento della tenuta in post raccolta (shelf-life). Infine, questo corroborante riduce l’umidità della superficie vegetale riducendo di fatti il rischio dello sviluppo di avversità vegetali.

Migliorare la nutrizione

Altra strategia da inserire nei programmi di difesa integrata è migliorare la salute delle piante con una corretta nutrizione minerale. L’impiego di prodotti innovativi come BlueN, presentato da Benedetto Ligurso, territory sales representative di Corteva Agriscience, va in questa direzione. Si tratta del primo biostimolante che nutre la coltura con l'azoto atmosferico.

BlueN è composto da Methylobacterium symbioticum SB23, un esclusivo batterio endofitico brevettato, in grado di diffondersi all’interno del tessuto vegetale delle piante e metabolizzare l'azoto atmosferico, fissandolo in una forma più facilmente assorbibile dalla coltivazione.

Questo biostimolante consente alla pianta di assorbire l'azoto presente nell'atmosfera indipendentemente dalla disponibilità nel suolo e incrementa l'attività fotosintetica della pianta, rendendola più efficiente, anche nelle fasi in cui il fabbisogno è maggiore. L'utilizzo, inoltre, fa aumentare le rese e la qualità della coltura, consentendo di ridurre le fertilizzazioni azotate al suolo.

Si tratta, in definitiva, di una soluzione sostenibile di origine completamente naturale che contribuisce a massimizzare l’efficienza di utilizzo dell’azoto riducendo gli sprechi economici e l’impatto ambientale.

Pomodorino del piennolo del Vesuvio Dop, quando la sostenibilità è fondamentale - Ultima modifica: 2023-03-31T18:35:31+02:00 da Alessandro Piscopiello

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