Il post raccolta di Apofruit

Apofruit
La filiera del post raccolta è un sistema articolato che deve essere gestito sapientemente, in modo da preservare la freschezza e la qualità degli ortaggi fino al loro arrivo sui mercati
Dalla raccolta fino al punto vendita. Il direttore dell’Ufficio tecnico e qualità di Apofruit ci spiega come l’Op gestisce il conferimento e la distribuzione dei prodotti orticoli dei propri soci

Apofruit Italia è una cooperativa ortofrutticola presente quasi sull’intero territorio nazionale. Ad oggi i soci conferitori sono 4.180, con una produzione che nel 2019 ha raggiunto le 240mila tonnellate.

Circa il 30% delle nostre produzioni sono coltivate in biologico e negli ortaggi la percentuale si avvicina al 50%. La Regione dove si concentra la maggior parte delle produzioni orticole di Apofruit è la Sicilia. Lo scorso anno gli 80 soci siciliani hanno conferito più di 5.700 t, di cui circa 2.500 da agricoltura biologica.

Presso tutti gli stabilimenti della cooperativa è presente uno staff tecnico. Il suo compito è quello di assiste direttamente i produttori sia nella selezione delle specie e delle varietà orticole che nella loro gestione agronomica.

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Stabilimento di lavorazione di Apofruit a Donnalucata (Rg)

Disponiamo di due uffici commerciali: uno dedicato ai prodotti convenzionali e uno a quelli biologici. Questi concordano con gli agricoltori la scelta delle specie e dei periodi produttivi, con lo scopo di soddisfare le richieste del mercato.

Assistiamo le aziende agricole anche nelle diverse certificazioni (Global, Grasp, biologico, ecc.) che sono ormai una condizione necessaria per essere partner delle principali catene distributive nazionali ed estere.

Nel presente articolo descriverò la filiera dei prodotti che dalla Sicilia arrivano sui principali mercati italiani ed europei.

La raccolta

Ogni prodotto orticolo ha tempi e problematiche di raccolta specifiche, ma sono tutti accomunati dalla grande richiesta di manodopera. La necessità di avere produzioni più o meno regolari per tutto l’anno – in modo da essere riconosciuti fornitori preferenziali nella grande distribuzione – si sposa molto bene con la necessità di ottimizzare la presenza di manodopera nelle aziende agricole.

Con la corretta programmazione dei trapianti, le aziende tendono a evitare picchi produttivi, problematici sia per il mercato che per la gestione del personale. In questo modo si evitano grandi fabbisogni di manodopera concentrati in brevi periodi.

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Linea di lavorazione dei pomodori nello stabilimento di Apofruit a Donnalucata

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Durante la raccolta si pagano gli eventuali errori fatti in fase di programmazione e, sempre più spesso, le conseguenze delle stagioni climatiche, ogni anno più imprevedibili. Ciò risulta nei ritardi di conferimento o nelle concentrazioni delle produzioni. Queste ultime a loro volta comportano la riduzione del valore sui mercati e, nei casi peggiori, la perdita delle produzioni; sia a causa dei danni diretti alle colture che per il mancato raccolto quando i prezzi non coprono le spese vive.

Il conferimento

Le produzioni vengono conferite presso il nostro stabilimento, situato nel comune di Scicli (Rg). Ciò avviene nel più breve tempo possibile, spesso tramite diversi conferimenti giornalieri, in modo da mantenere la freschezza del prodotto. Normalmente le aziende conferiscono autonomamente il raccolto presso la nostra struttura, in quanto vicina alle aree produttive.

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Lavorazione delle zucchine biologiche Almaverde Bio
nello stabilimento di Apofruit a Donnalucata

È preferita la consegna diretta da parte del socio perché il momento del conferimento è quello in cui il produttore si rapporta direttamente con la struttura. In questa fase si concretizza la qualità finale delle produzioni e il produttore può correggere la tipologia di raccolta in caso di problemi (grado di maturazione non ottimale, presenza di prodotto non conforme, ecc.).

È un momento importante anche per la cooperativa, in quanto si ha un riscontro di ciò che avviene in campo, potendo intervenire in modo più incisivo sui mercati; per esempio aumentando le vendite con promozioni in caso di concentrazione di prodotto.

La conservazione

Con l’ingresso nello stabilimento il prodotto viene campionato per verificarne la qualità (prima, seconda o non conforme) e determinarne il valore di liquidazione. Una volta pesati e campionati, gli ortaggi vengono inviati alla lavorazione diretta o alla conservazione. Ogni prodotto ha una sua filiera di gestione, tempi di conservazione e lavorazione specifiche: per esempio i pomodori possono sostare fino a 7-10 giorni per ottimizzare le vendite in caso di eccesso produttivo. Invece per prodotti come le zucchine la conservazione dura solo il tempo necessario a effettuare le spedizioni (24-36 ore).

Le celle di conservazione sono tarate sia per la tipologia di ortaggio che per il tempo di conservazione. Le nostre sono tutte a rotazione rapida, soggette a numerosi cicli di apertura/chiusura durante il giorno. Al loro interno, oltre alla temperatura, viene curata attentamente l’umidità relativa, in modo da non danneggiare il prodotto.
I principali rischi della conservazione nelle celle frigorifere sono:

  • la perdita di acqua dalle produzioni (per respirazione o per traspirazione) che, oltre a creare un danno diretto con la diminuzione del peso, comporta una perdita di freschezza;
  •  l’insorgenza di patologie (principalmente fungine) che possono distruggere l’intera produzione.

Entrambe le problematiche comportano una perdita di valore, motivo per cui ci avvaliamo di tecnologie aggiornate per limitarle: porte a chiusura automatica, umidificatori, sensori collegati ad allarmi, ecc.

La lavorazione

La lavorazione degli ortaggi presso le nostre strutture avviene con linee dedicate e separate sia per la tipologia di prodotto che per il regime di coltivazione (biologica o convenzionale). In merito a questo punto faccio presente che tutte le nostre produzioni sono controllate prima della raccolta oltre che per il rispetto dei disciplinari di produzione specifici, anche con campioni analitici presso laboratori accreditati, che certificano il rispetto dei residui dei fitofarmaci utilizzati.

I residui devono essere molto inferiori ai limiti imposti dalla legge. Normalmente viene richiesto di non superare il 30% del Lmr, con un massimo di tre molecole nelle colture con le più gravi problematiche fitosanitarie. Nella maggior parte dei casi si arriva ad avere un prodotto con zero residui nelle coltivazioni convenzionali; risultato chiaramente obbligatorio per quelle biologiche.

La spedizione e il trasporto

La logistica del prodotto è una delle fasi più importanti di tutto il processo. Di solito il consumatore chiede di avere un prodotto fresco, sicuro e a basso prezzo. Tre elementi che non sempre viaggiano insieme. Se è facile pensare a un prodotto fresco quando il consumatore compra a chilometro zero (locuzione molto alla moda che non sempre corrisponde al vero) non altrettanto lo si pensa di un prodotto proveniente da altri luoghi, più o meno vicini. Per far sì che i nostri ortaggi arrivino nelle migliori condizioni di freschezza sui diversi mercati (anche esteri) la logistica è fondamentale.

Normalmente le operazioni di Apofruit prendono il via dalla conferma d’ordine del cliente, che viene presa in carico dal magazzino per la lavorazione dei prodotti negli imballaggi specifici per ogni cliente. A seguire, il prodotto viene spostato nella piattaforma di carico pronta per la spedizione.

La nostra struttura è dotata di un ufficio logistico che massimizza l’efficienza dei trasporti, dei carichi e degli scarichi nelle piattaforme, affinché il prodotto arrivi sui mercati nel minor tempo possibile, cercando di gestire le tratte più efficienti, al minor costo. Questo è particolarmente complicato per le produzioni biologiche, a causa delle limitate quantità di prodotto che viaggiano per singolo ordine. Infatti si possono avere anche ordini di pochi colli per ogni singola referenza.

A volte nella stessa pedana coesistono più ordini, per cui è fondamentale che il carico del vettore venga effettuato rispettando rigorosamente l’ordine degli scarichi. Inoltre, tutte le piattaforme intermedie devono rispettare i tempi e le procedure.

Apofruit non ha un proprio servizio di trasporto, per cui è compito del nostro ufficio logistico controllare i carichi, gli spostamenti dei diversi vettori e gli scarichi dei prodotti nelle diverse piattaforme, mantenendo la tracciabilità di ogni operazione: dal momento del carico presso i nostri magazzini fino allo scarico del prodotto presso le strutture del cliente finale. Solo dopo la presa in carico del prodotto da parte del cliente finale la responsabilità del prodotto non è più a carico della cooperativa.

Una filiera complessa

Questa è la nostra filiera, che porta ogni giorno sulla tavola dei consumatori prodotti di alta qualità, salubrità e freschezza, e che normalmente non viene percepita nella sua complessità, se non dagli operatori del settore.

Il post raccolta di Apofruit - Ultima modifica: 2020-05-06T11:52:42+02:00 da Lucia Berti

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