Anche in serra c’è spazio per le consociazioni

consociazioni in serra
Anche nelle serre, specialmente in quelle low-tech, questa pratica può essere utile per sfruttare al meglio le risorse disponibili

Diversificare le colture nel tempo tramite la rotazione colturale è una buona pratica agricola adottata da secoli e di consolidata efficacia. Ma anche la diversificazione nello spazio ha dimostrato di avere tanti vantaggi.

Si tratta delle consociazioni, ovvero la coltivazione contemporanea di specie diverse sullo stesso terreno. Nonostante le consociazioni siano più utilizzate nel pieno campo, anche in serra hanno dimostrato di avere un buon potenziale.

Le tipologie di consociazioni

L'accostamento di colture diverse sullo stesso terreno può avvenire in diversi modi, dando origine a varie tipologie di consociazioni:

  • miste: le colture vengono disposte in maniera casuale o a scacchiera, massimizzando i benefici ecologici e le interazioni tra le diverse specie, ma eliminando la possibilità di meccanizzazione;
  • a file: le specie sono coltivate a file alterne, mantenendo una buona interazione ma agevolando la meccanizzazione;
  • a strisce: le colture sono disposte in strisce di larghezza variabile (solitamente dai 3 ai 15 m) costituite da più file, riducendo l'interazione tra le specie ma facilitando ulteriormente la meccanizzazione.

Inoltre, le consociazioni possono comprendere colture che hanno lo stesso identico periodo di crescita, dalla semina alla raccolta, oppure che vengono seminate e/o raccolte più tardi. Nel primo caso si parla di consociazioni simultanee, nel secondo caso di consociazioni a staffetta.

Quali vantaggi

Nelle serre, specialmente in quelle low-tech, le consociazioni possono essere utili per sfruttare al meglio il terreno disponibile e diversificare la produzione. Lo si fa mettendo insieme specie con diverse nicchie ecologiche, ovvero che non competono tra di loro perché hanno esigenze differenti in termini di luce, nutrienti, e acqua. Tuttavia, seppur interessante, questo principio talvolta è di difficile applicazione.

Un impiego alternativo di questa strategia in serra sono le consociazioni sequenziali, che consistono nel consociare giovani piante con piante più mature. In colture come il pomodoro da mensa ciò permette di incrementare le rese.

Inoltre, le consociazioni possono essere impiegate per il controllo biologico delle colture. Ad esempio, coltivando piante trappola vicino alle colture principali. Oppure tramite le banker plants, piante che fungono da risorse alimentari alternative per lo sviluppo dei nemici naturali introdotti in serra.

Coltivare specie diverse una accanto all'altra complica - o quantomeno modifica - la gestione agronomica, in particolare la difesa. Una soluzione a questo problema può essere l'impiego di macchinari di precisione (ad esempio, per il diserbo) che permettano di lavorare solo sulla striscia o sulla fila, rispettivamente nelle consociazioni a strisce o a file.

Anche in serra c’è spazio per le consociazioni - Ultima modifica: 2022-06-19T19:05:25+02:00 da Paola Cassiano

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