Torna Orticoltura in campo la manifestazione biennale specializzata per il settore orticolo che porta all’attenzione degli operatori del settore l’innovazione tecnica; la fa toccare con mano.
Il 24-25 e 26 gennaio 2018 la manifestazione, organizzata da Ferrari Costruzioni Meccaniche, Idromeccanica Lucchini, Forigo-Roteritalia e Az. Agr. Sergio Gremizzi, si svolgerà, come di consueto, a Guidizzolo (Mn) presso gli stabilimenti di Ferrari Costruzioni Meccaniche e Idromeccanica Lucchini.
Giunta ormai alla XVI edizione si propone come un punto di riferimento e un irrinunciabile momento di incontro tra gli operatori del settore orticolo e le aziende leader, che mette in campo tecniche e tecnologie innovative. L’edizione 2018 si presenta rinnovata ed ancora più completa: l’intera filiera orticola sarà sotto la luce dei riflettori.
Infatti a fianco delle macchine per ogni tipo di lavorazione sarà rafforzata, sotto la regia di Sergio Gremizzi, la presenza delle ditte sementiere e come novità assoluta sarà presente anche il post-raccolta con riferimento ai settori dell’imballaggio e della conservazione.
Orticoltura in campo vanta ormai una storia importante che l’ha resa nel tempo una rassegna specializzata di riferimento per tutto il settore orticolo nazionale ed internazione. L’edizione 2016 è stata caratterizzata da un grande successo di pubblico e davanti ai prodotti illustrati dai 34 espositori si sono alternati oltre 2.000 visitatori di cui oltre il 20% stranieri in rappresentanza di ben 27 Paesi (da segnalare visitatori da Cina e Messico).
Gli espositori
Per l’edizione 2018 sono più di 35 gli espositori che hanno confermato la loro presenza, mentre il programma dei seminari sarà composto da interventi sulle più recenti novità del settore e sulle tematiche di maggiore dibattito per il settore orticolo; dal miglioramento genetico alla difesa. L’obiettivo degli organizzatori è di portare davanti alle aziende agricole tecniche innovative per una corretta esecuzione del ciclo di produzione delle colture orticole. Per questo è stata raddoppiata l’area per le prove dimostrative delle macchine, mentre sarà disponibile, novità assoluta, una serra dove le ditte sementiere porteranno in campo il meglio dell’innovazione genetica in orticoltura, con dimostrazioni di coltivazione di nuove varietà.
I visitatori saranno accompagnati in un percorso tematico per capire ed interagire con tutta la filiera produttiva degli ortaggi e piccoli frutti.
«Cerchiamo di fare quello che non si riesce a trovare in una fiera di stampo classico con le macchine in mostra: mostriamo cosa si può fare in campo con le diverse tipologie di macchina così l’orticoltore può decidere qual è la soluzione migliore per le sue condizioni operative».
Affermano all’unisono gli organizzatori.
«Quando è nata questa idea – specifica Sandro Forigo – volevamo costruire qualcosa che non c’era prima, per fare vedere come lavorano le macchine e portare gli orticoltori da noi a vedere direttamente i nostri prodotti. La mission dell’evento è quella di educare i coltivatori attraverso soluzioni efficaci ed innovative. Il compito è quello di esportare qualità, tecnologia e competenza italiana in tutto il mondo orticolo».
Evoluzione
Nel corso della sua storia la manifestazione si è evoluta e completata; non solo macchine, ma un’intera filiera sotto la luce dei riflettori.
«Abbiamo aumentato il nostro impegno – sottolinea Massimo Lucchini insieme a Francesco Ferrari – per portare a Orticoltura in campo l’intera filiera orticola, potenziando settori già presenti e introducendo come novità assoluta il comparto del post-raccolta in tutti i suoi aspetti: dalla conservazione all’imballaggio. La cadenza biennale ci aiuta perché permette di portare delle vere evoluzioni di linee di prodotto».
La XVI edizione approfondirà temi che riguardano l’intera filiera orticola con tutte le nuove tendenze di un settore in continua evoluzione e sempre proteso verso l’innovazione. Sarà potenziata la presenza delle aziende sementiere che avranno a disposizione una serra demo per portare in campo l’innovazione genetica alla base delle nuove varietà offerte ai produttori: le novità varietali potranno così essere osservate in un ambiente di coltivazione preparato su misura. La meccanizzazione, il cuore storico della manifestazione, sarà al centro delle dimostrazioni in campo che riguarderanno tutte le operazioni: dalla semina/trapianto fino alla raccolta.
«Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo potenziato le strutture – afferma Massimo Lucchini – con uno sforzo notevole ma imprescindibile. Le aziende sementiere avranno a disposizione una serra specifica, e questa è una novità assoluta di questa edizione, di 1.200 m2 dotata di riscaldamento basale dove mostrare come coltivare al meglio le nuove varietà, per sviluppare a pieno il potenziale offerto dalla ricerca genetica. Inoltre, lo spazio a disposizione delle macchine è stato raddoppiato; siamo passati da una superficie coperta di 3.400 m2 della passata edizione a 7.200 m2 per quella del 2018. Non ci limiteremo a mostrare la coltivazione su suolo, ma esploreremo tutte le possibilità che l’innovazione ci mette a disposizione: dalla coltura in verticale, alla coltura in idroponica fino alle tecniche innovative di riscaldamento delle serre come ad esempio il riscaldamento basale mobile. Tutte le tecniche per agevolare la meccanizzazione saranno messe in campo e mostrate ai produttori, che potranno così portare casa l’innovazione più congeniale alle proprie condizioni colturali».
Innovazione
L’innovazione esplorata con attenzione nell’ottica di una concretezza che sia un passo avanti nella crescita di tutta la filiera.
«Vogliamo mostrare soluzioni innovative – sostiene Francesco Ferrari, padrone di casa – per integrare la filiera ed essere anche provocatori nel lanciare nuove soluzioni e tecnologie che possano diventare concetti futuri come base per risolvere i problemi degli orticoltori. Vogliamo che il visitatore trovi alla nostra manifestazione un momento di crescita; per capire che direzione prende il mondo dell’orticoltura».
Particolarmente curata è stata la logistica con una organizzazione dei percorsi di visita razionale e concreta.
«Abbiamo studiato con la massima attenzione dei percorsi di visita – sottolinea Sandro Forigo – per accompagnare i visitatori per farli sentire a casa propria, per passare dalla fase statica della manifestazione alle dimostrazioni in campo attraverso linee di continuità. Inoltre per i visitatori esteri abbiamo previsto anche momenti conviviali serali dove poter chiudere con la massima serenità i discorsi avviati durante la giornata. Un ulteriore momento di confronto per approfondire la conoscenza delle tecnologie».
In campo
Le prove in campo si svolgeranno nelle tre mattinate presso la sede di Ferrari Costruzioni Meccaniche, mentre per la pausa pranzo ci si trasferirà allo stabilimento di Idromeccanica Lucchini e i pomeriggi saranno dedicati ad approfondimenti tecnici presso la sala convegni. Molto nutrito il programma delle relazioni che spazieranno su numerosi e articolati argomenti, che saranno affrontati per esaminare le basi scientifiche delle innovazioni tecnologiche che costellano l’intera filiera: dalla genetica alle più moderne soluzioni meccaniche, dalle strutture per le serre alla difesa integrata e biologica.
«Qui – sintetizza Francesco Ferrari – c’è una squadra che lavora per una filiera».
Alla XVI edizione di Orticoltura in Campo saranno presenti importanti attori della filiera orticola con l’obiettivo di creare uno sviluppo di relazioni, collaborazioni, gruppi di conoscenza per partecipare allo sviluppo concreto di iniziative a livello mondiale in grado di poter sostenere l’attività di qualsiasi orticoltore, soddisfacendo le esigenze e le sfide che il mercato orticolo globale propone a tutti gli operatori della filiera.
Il programma dettagliato dell’edizione 2018 si può trovare nel sito della manifestazione: www.orticolturaincampo.com
n
La filiera orticola al centro dell’attenzione
L’edizione 2018 di “Orticoltura in campo” si presenta rinnovata ed ancora più completa: l’intero settore sotto la luce dei riflettori