SPECIALE PATATA

Prove varietali in montagna

Si sono distinte Kennebec, Jaerla, Ukuma, Liseta, Monalisa, Primura e Gelbe

Il paese montano di Enemonzo, (Udine) è la località friulana dove l'Ersa (Agenzia regionale di sviluppo rurale del Friuli-Venezia Giulia) ha condotto nel 2012 una prova varietale di patate. L'indagine si è svolta nell'azienda agricola Travani Tomat Celso a un'altitudine di circa 400 m/s.l.m, su terreno di medio impasto con buona dotazione di sostanza organica e ricco di scheletro.

Tutte le 17 varietà in esame sono state acquistate sul mercato. Le varietà in prova a pasta bianca sono Kennebec, Draga e Jaerla, quelle a pasta giallo-paglierino sono Désirée, Juwel, Liseta, Monalisa, Mondiali, Primura, Sirtema, Spunta e Ukama e quelle a pasta giallo intenso Agria, Ditta, Gelbe, Krone e Siglinde.

Criteri agronomici

Per quanto riguarda la concimazione, alla preparazione del letto di semina sono stati distribuiti: del solfato di potassio (4,5 q/ha) e del fosfato biammonico (2,5 q/ha), mentre in copertura è stato effettuato un unico intervento con la distribuzione di 2,5 q/ha di Urea. La semina è avvenuta il 2 maggio, con un investimento di 5,5 tuberi/m2. La prova sperimentale ha messo a confronto i materiali in parcelloni non replicati, costituiti da 4 fila distanti fra loro 75 cm e lunghi 50 m. Lungo la fila i tuberi sono stati posti a dimora ogni 24 cm. I rilievi agronomici e i dati produttivi sono stati acquisiti sulle due file centrali per una superficie complessiva di 73,5 m2.

L'andamento meteorologico di aprile, quando solitamente si procede alla semina dei tuberi, è stato particolarmente piovoso. Ciò ha causato un deciso ritardo delle operazioni di semina che sono state portate a termine il 2 maggio. Questo ritardo della semina ha posticipato quindi anche l'epoca di raccolta che è iniziata il 31 di agosto ed è terminata il 12 di settembre per le varietà più tardive. La scarsa regolarità delle precipitazioni in estate non ha inoltre permesso uno sviluppo regolare dei tuberi.

Il diserbo è stato effettuato il 14 maggio con germogli delle patate ben ricoperti dalla terra di risulta della prima rincalzatura distribuendo una miscela estemporanea contenente Stomp aqua 1,5 l/ha (Pendimethalin 455 g/l), Sultan 1 l/ha (Metazachlor 500 g/l) e Cadou WP 0,75 kg/ha (Flufenacet 600 g/kg). In questo modo è stata controllata una vasta gamma di infestanti. Renato Danielis, tecnico dell'Ersa, ha rimarcato quanto sia importante per l'agricoltore provvedere alla stesura di uno storico sulla presenza delle specie d'infestanti presenti sui terreni in coltivazione, per poter scegliere le strategie e i principi attivi più consoni al controllo della popolazione floristica, soprattutto quando si utilizzano erbicidi antigerminello che vengono distribuiti prima della comparsa delle malerbe.

Per quanto riguarda gli antiparassitari, sono stati distribuiti, il 3, il 13 e il 28 giugno e il 19 luglio, i seguenti fungicidi (in ordine di data): Mancozeb, Metalaxil più rame, Metaxil più rame e Pyraclostrobin più Dimetomorf. Successivamente è stato usato solo del rame fino alla raccolta rispettando sempre i tempi di carenza .

Secondo Danielis, spesso l'errore dell'agricoltore è d'interrompere i trattamenti quando la pianta inizia la fase di senescenza. Il consiglio del tecnico Ersa è invece di continuare a controllare i patogeni fungini fino alla fine, in modo da evitare che eventuali attacchi tardivi possano infettare i tuberi con ripercussioni sulla conservabilità in magazzino.

Per quanto la difesa nei confronti della dorifora è stato sufficiente un unico intervento, il 13 giugno con Thiamethoxan.

Rilievi dei risultati

L'andamento climatico ha influenzato i risultati finali, ma ha anche evidenziato le varietà che si sono meglio adattate a questa particolare condizione ambientale. Per quanto riguarda i rilievi agronomici, inizialmente sono state rilevate le epoche di fioritura, che hanno poi permesso di determinare le classi di maturità.

La produzione è stata determinata direttamente in campo al momento della raccolta, mentre i rilievi riferiti ai tuberi quali la calibratura, la valutazione della qualità (% di scarto e marciume) e la determinazione della sostanza secca, sono stati eseguiti in laboratorio. I dati sono stati poi suddivisi a seconda del colore della polpa dei tuberi delle varietà.

Per quanto riguarda le cultivar a pasta giallo paglierino, le percentuali più alte dei tuberi di prima scelta (40-75 mm diametro ) si riferiscono alle varietà Sirtema, Ukuma, Liseta e Monalisa, (tutte tra l'80% e l'83%). Tra il 76,2% e il 64,2% si posizionano poi nell'ordine Juwel, Primura, Spunta, Mondial e Désirée.

Per il tondello (inferiore a 40 mm diametro), la percentuale è molto variabile. Va da un massimo di Liseta (15,4%) a un minimo di Monalisa (7,1%). Stessa cosa per il fiorone (>75mm diametro) con questi valori: 0% per Sirtema, Ukuma, Liseta e Spunta; 8,9% per Mondial; 7,7% per Juwel; 10,5% per Primura; 12,4% per Désirée.

Molto variabile anche la percentuale di scarto, dallo 0% di Monalisa salendo via via con le altre: Liseta 2,8%, Primura 3,1%, Sirtema 3,5%, Ukuma 3,7%, Spunta 12,5%, Mondial 12,9% e Désirée 15,1%. La percentuale di marcio è dello 0% per Désirée e Mondial, tra lo 0,8 e il 2,4 per tutte le altre meno Spunta (3,5%).

Per quanto riguarda le varietà a pasta gialla, valutando le patate attraverso le stesse categorie precedenti, la prima scelta è dell'83,1% per Krone, 82,1% per Gelbe, 79,1% per Siglinde, 74,6% per Angria e 71% per Ditta.

Il tondello è di 10,9% per Krone, 9,3% per Gelbe, 17% per Sigliende, 15,2% per Angria e 15,4% per Ditta. Il fiorone è 0% per tutte le qualità, mentre lo scarto va dal 3,3% di Siglinde, passando per il 5,3% di Krone e salendo con il 7,4% di Gelbe, l'8,3% di Angria e il 13,6% di Ditta. Infine, la percentuale di marcio è attorno allo 0,0% per Ditta, Krone e Siglinde, Gelbe è a 1,2% e Agria a 1,8%.

Per le varietà a pasta bianca, guardando al dettaglio Kennebec ha ottenuto l'84,6% di prima scelta, tondello 8,2%, Fiorone 4%, scarto 2,1% e marcio 1,1%. Draga presentava percentuali del 79,2% per la prima scelta, del 8,9% per il tondello, dello 0,0% per il fiorone, del 11,3% per lo scarto e del 0,6% il marcio.

Jaerla presentava un 78,3% per la prima scelta, un 8,7% per il tondello, 9,2% per il fiorone, 3% di scarto e 0,9% di marcio. Quest'ultima “potrebbe risultare interessante perché precoce”.

Patologie e sostanza secca

In questa prova si evidenzia una Kennebec che è risultata poco suscettibile alle patologie contrariamente a quanto avviene normalmente, rivelandosi tra le varietà più sane. Tutte le varietà hanno raggiunto comunque un buon contenuto di sostanza secca, sicuramente superiore alle medie riscontrate gli anni precedenti in prove eseguite in pianura, raggiungendo valori di oltre il 20% per la varietà Ukama

Il clima montano infatti, risulta essere il più idoneo per far risaltare tutte le qualità organolettiche, oltre che di sostanza secca delle varietà di patate.

Guardando alla plv, per le cv a pasta giallo paglierino sono state superiori alle 35 t/ha per (nell'ordine) Monalisa, Liseta, Dèsirèee e Mondial, sotto le 30 t/ha tutte le altre con il picco minimo di Sirtema, alle 15 t/ha. Per le varietà a pasta gialla è superiore alle 30 t/ha per Gelbe, è circa le 25 t/ha per Krone a Agria e le 15-20 t/ha per Siglinde e Ditta. Le varietà a pasta bianca vanno dalle 43 t/ha di Kennebec, alle 20 t/ha di Draga e Jaerla.

Per quanto riguarda la sostanza secca, percentuali omogenee e alte, tutte tra il 18% e il 20%.

Tuberi di prima scelta

La ricerca si conclude evidenziando 9 varietà che si sono distinte per le loro qualità in questa località di prova: Kennebec, Jaerla, Ukuma, Liseta, Monalisa, Primura e Gelbe. Il contenuto in sostanza secca è stato in genere soddisfacente con valori particolarmente interessanti per Ukuma, Jaerla e Kennebec.

La Kennebec è risultata la migliore per quanto riguarda la produzione di tuberi di prima scelta.

Tra le patate di color giallo paglierino si sono distinte Liseta e Monalisa per la produttività di prima scelta. Anche Désirée e Mondial hanno ottenuto buoni valori produttivi ma un'elevata incidenza di fiorone e scarto. In particolare Désirée ha risentito del terreno che non è rimasto soffice per la scarsità delle precipitazioni evidenziando un elevata percentuale di tuberi malformi dovuti appunto alle condizioni pedo-climatiche stagionali non idonee. In questo contesto è stata sottolineata l'importanza della preparazione del letto di semina assieme a un'accorta difesa fitosanitaria per ottenere una produzione di qualità.

Tra quelle a pasta gialla la varietà Gelbe (Tonda di Berlino) ha fornito nel complesso i risultati più interessanti.

Le varietà Ukama, Liseta, Monalisa e Gelbe, infine, si prestano bene a diverse preparazioni culinarie.

Allegati

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Prove varietali in montagna - Ultima modifica: 2013-07-30T00:00:00+02:00 da Colture Protette
Prove varietali in montagna - Ultima modifica: 2013-07-30T10:12:23+02:00 da Colture Protette

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