Come viene prodotta una piantina da trapiantare? Per scoprire il lavoro che sta dietro ad un'attività all’apparenza semplice, abbiamo posto la domanda a Roberto Boscolo Bacchetto titolare, insieme al cugino Sergio ed al fratello Paolo, dell’azienda Agricola Vivai Bacchetto di Cà Lino di Chioggia (Ve), una fascia di terra a pochi passi dal mare Adriatico, racchiusa tra le foci dei fiumi Brenta e Adige; un luogo dove il microclima offre inverni miti ed estati fresche, buona luminosità, dovuta alla scarsezza delle nebbie, ed una continua brezza salmastra marina.
“Siamo un’azienda giovane – apre il discorso Roberto – e siamo nati nel 2000 con alle spalle l’eredità di un’azienda che operava nel settore già dal 1980. Oggi rappresentiamo l’evoluzione moderna e razionale della tradizione professionale della famiglia Boscolo Bacchetto, storicamente dedicata all’orticoltura in questa zona. Considerato anche che io sono il più anziano (se così si può dire) ed ho 43 anni, siamo un’azienda veramente giovane. Lo staff è composto da professionisti giovani e dinamici: 8 persone sono fisse, mentre in piena campagna occupiamo circa 80 persone.”
Un’azienda dinamica che nel giro di pochi anni ha raggiunto obiettivi di grande rilievo ponendosi al vertice della categoria per qualità e quantità di prodotto offerto.
“Nel 2003 l’azienda disponeva di un ettaro di serre e produceva circa 30 milioni di piantine, mentre nel 2015 abbiamo lavorato su una superficie coperta di 14 ettari dove abbiamo prodotto 350 milioni di piantine di colture orticole”.
Le strutture
La coltivazione avviene in serre dalla struttura in metallo/plastica alte 8 metri al colmo e 4 metri alla gronda con le testate in policarbonato; il rivestimento è costituito da un doppio film plastico, termico e ad alta trasparenza. Sono poi dotate di un sistema di areazione (laterale e di colmo), ventilazione e irrigazione a barre mobili completamente automatizzato.
«Ogni serra ha un microclima separato – specifica Roberto – e infatti, attraverso un sistema di sensori di temperatura e umidità, vengono azionate, automaticamente o manualmente, aperture e chiusure modulari di tutte le finestre, e monitorati e registrati tutti i principali fattori climatici esterni all'impianto. A queste apparecchiature all’avanguardia, si aggiungono mezzi ed attrezzature avanzate ed efficienti: seminatrici di precisione, palettizzatori, estrattori automatici, cimatrici, trapiantatrici, carrelli e tutto ciò che di meglio offre la moderna tecnologia del settore».
Un potenziale di tecnologia di prim’ordine a servizio di un prodotto che deve giungere alle aziende produttrici con qualità e tempi giusti: uno sforzo tecnico logistico che non ammette errori.
L'organizzazione
«Noi riceviamo dal produttore, attraverso la nostra rete commerciale, il programma delle piantine richieste con le relative date di consegna. A questo punto, ricevuto l'ordine, lo inseriamo nel nostro sistema informatico attraverso il quale saremo in grado di pianificare l'intero ciclo produttivo delle varie colture, partendo dall'approvvigionamento delle materie prime, alla semina, fino ad arrivare alla consegna del prodotto finito. Settimanalmente il responsabile della programmazione crea un elenco di partite, direttamente dagli ordini, che vengono divise secondo le specie, i cicli produttivi e la settimana di consegna. Da questo elenco si procede alla creazione e alla stampa di rapporti di semina singoli per ogni partita, che giornalmente vengono consegnati ai responsabili della semina e ai quali vengono assegnati il lotto seme, la torba e il contenitore da utilizzare. Ciò consente di poter attribuire un numero identificativo ad ogni singola partita, che verrà poi stampato su ogni contenitore seminato e che sarà necessario per renderla perfettamente rintracciabile fino alla consegna e identificabile nelle sue caratteristiche salienti quali specie, varietà, tipo di contenitore ed epoca di consegna».
La produzione
Da qui ha inizio il processo produttivo della piantina. Siamo, dunque, all’inizio della coltivazione vera e propria.
“A semina avvenuta – continua Roberto – la partita verrà posta in cella di germinazione, che presenterà delle condizioni ambientali crete ad hoc, con temperatura ed umidità controllate, per facilitare ed ottimizzare la fase molto delicata della germinazione del seme. Non appena la fase di germinazione sarà completata, ogni partita sarà poi trasferita presso la serra di coltivazione più idonea dove inizierà un programma agronomico, in cui verranno effettuati trattamenti e concimazioni specifiche per preparare la piantina al trapianto. Rispondere prontamente alle esigenze di ogni singolo cliente e collaborare con loro per la risoluzione delle problematiche che possano emergere sia in fase di programmazione che di coltivazione è per noi, in definitiva, considerare il vivaio non più un semplice fornitore, ma un vero e proprio collaboratore esterno. Questa è la vera filosofia trainante di Vivai bacchetto».
Dunque, una grande attenzione nel soddisfare ogni esigenza dei produttori.
Il metodo di coltivazione prevede un periodo di acclimatamento in pre-trapianto (per le piantine che ne hanno necessità) in strutture esterne alla serra; questa tecnica influisce positivamente sull’adattamento alla luminosità naturale. L’irrigazione è poi fondamentale perché condotta con acque le cui caratteristiche di pH e conducibilità elettrica risultano uniche e irripetibili, condizionando particolarmente l’assorbimento di alcuni elementi nutritivi, permettendo così uno sviluppo pilotato e ottimale della produzione.
La consegna
«La settimana precedente alla consegna, – sottolinea Roberto – una volta verificato lo stato complessivo della produzione, si concorda con il cliente il momento migliore per la consegna e si procede all'organizzazione della spedizione, utilizzando mezzi propri o di terzi, anche eventualmente frazionando la stessa per andare incontro alla capacità di trapianto giornaliera dell'azienda agricola. Una volta che le piantine sono arrivate a destinazione la condizione ideale è l'immediata apertura degli imballi e il posizionamento degli stessi in condizioni di massima luminosità, in modo da evitare il pericolo della cosiddetta "filatura"».
Si tratta, quindi di una produzione di piantine dedicata al soddisfacimento di ogni esigenza del cliente ed uno dei punti di forza di Vivai Bacchetto è la produzione di tutte le piante orticole esistenti.
Particolare rilevanza è data dalla produzione di pomodoro da industria, sedano, melone e anguria, cavolo, porro, fragola, anche se il radicchio, per ragioni storiche e geografiche, è sicuramente la coltura più rappresentata con circa 100 milioni di piantine prodotte. Da sottolineare poi come negli ultimi anni sia cresciuta esponenzialmente anche la produzione di piante innestate, sempre più richieste dal produttore specializzato. Oggi sono circa 1.500.000 le piantine di melone, peperone, anguria e pomodoro prodotte con questa tecnica.
L’azienda si dedica anche al mondo del biologico con oltre 20 milioni di piante prodotte per il mercato biologico nazionale.
Tutto questo avvalendosi di uno staff di consulenti preparati per ogni esigenza tecnica.
Con le sue produzioni l’azienda serve tutto il territorio nazionale nonché anche una parte importante delle aree produttive dell’Europa dell’Est. Oltre il 20% delle piantine sono destinate ai mercati polacchi, ungheresi e austriaci.
«Il nostro obiettivo – conclude Roberto – è l’elevata qualità della produzione ottenuta grazie a moderni strumenti produttivi ad alla continua ricerca ed innovazione a cui ci dedichiamo con passione».