I micro-ortaggi sono una bella opportunità

micro-ortaggi
Pietro Santamaria
I micro-ortaggi sono un’ulteriore espressione di biodiversità in orticoltura: la grande ricchezza di specie, varietà e prodotti, legata all’uso alimentare di varie parti della pianta, anche della stessa specie, si è arricchita di questo ulteriore tipo di prodotto

Sono passati solo cinque anni da Expo Milano 2015. Fu in quell’occasione che, per la prima volta, grazie a un progetto finanziato dal Mipaaf, presentammo al Padiglione Italia i primi risultati sulla produzione e la qualità di micro-ortaggi. In particolare di micro-ruchetta, micro-cima di rapa, micro-cavolo riccio, micro-cicoria, micro-Carota di Polignano, ecc.

Da allora, diversi gruppi di ricerca italiani si sono occupati di approfondire le tematiche di questi prodotti e di indagarne la qualità. Hanno ottenuto importanti risultati, diventando un punto di riferimento nella letteratura scientifica.

La definizione dei micro-ortaggi

A differenza dei termini “germogli” e “baby leaf”, il termine micro-ortaggio non rappresenta una definizione giuridica di un prodotto commerciale. Tuttavia, viene utilizzato per indicare plantule che vengono raccolte 7-21 giorni dopo la semina, quando le foglie cotiledonari sono pienamente cresciute, mentre non si è avuta ancora la completa espansione della prima foglia vera.

Tanta la biodiversità

I micro-ortaggi sono un’ulteriore espressione di biodiversità in orticoltura: la grande ricchezza di specie, varietà e prodotti, legata all’uso alimentare di varie parti della pianta, anche della stessa specie, si è arricchita di questo ulteriore tipo di prodotto, che aggiunge forme, colori, sapori e composti bioattivi a piatti anche molto semplici e veloci da preparare, e che può essere ottenuto partendo da semi di numerose specie (anche spontanee o neglette) e varietà (pure quelle dimenticate).

Tanti nutrienti, senza agrofarmaci

Oggi i micro-ortaggi sono studiati anche per ipotizzare il loro impiego come strumento in grado di aumentare la sicurezza alimentare nelle aree rurali e urbane in tutto il mondo, nonché nello spazio… Infatti, i micro-ortaggi sono spesso più ricchi di nutrienti dei rispettivi ortaggi raccolti a maturazione commerciale. Inoltre, non richiedono l’impiego di agrofarmaci e sono più semplici da produrre rispetto alle colture a ciclo completo.

Tutto questo, però, non deve far pensare che chiunque e in qualsiasi situazione possa produrre micro-ortaggi. Siamo sempre nel campo delle colture protette, nel quale l’innovazione e la tecnologia restano fondamentali per produrre al meglio e in maniera sempre più sostenibile.

I micro-ortaggi sono una bella opportunità - Ultima modifica: 2020-09-19T08:38:15+02:00 da Lucia Berti

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome